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Si è consumata via streaming la rottura interna al Pd beneventano. Una rottura, peraltro, annunciata. E da tempo, considerato che le due anime dell’universo democrat cittadino si erano già scontrate a mezzo stampa e perfino elettoralmente, alle regionali dello scorso settembre. 

L’atto ‘ufficiale’ di sfida lo ha presentato il segretario cittadino Giovanni De Lorenzo, sfiduciando – con un documento poi votato a maggioranza – il capogruppo del Pd a palazzo Mosti Francesco De Pierro: “Il Partito non si sente garantito né rappresentato dall’attuale guida del gruppo consiliare che, troppo spesso, specie negli ultimi mesi, ha assunto atteggiamenti e comportamenti ambigui, che hanno alimentato dubbi e dicerie nella cittadinanza in merito a presunti accordi con l’attuale maggioranza.

Da tempo immemore, ormai, il gruppo consiliare del PD non opera più in maniera unitaria e condivisa. Non c’è confronto e si procede in ordine sparso. Il capogruppo assume le decisioni senza adeguata partecipazione e discussione con gli altri consiglieri componenti del gruppo e spesso in contrasto anche con le condivisibili proposte e iniziative degli altri gruppi di opposizione” – il j’accuse di De Lorenzo.

Volano gli stracci, insomma. Anche se resta da capire quali effetti ‘pratici’ produrrà in Consiglio la sfiducia politica, visto che le annunciate adesioni di Luca Paglia e Cosimo Lepore al gruppo Pd disegnano una situazione di perfetta parità (tre a tre) in seno alla pattuglia piddina al Comune capoluogo.

Evidentemente, però, a pochi mesi dal termine della prima consiliatura Mastella, non è questo l’oggetto del contendere.

La sfida è tutta proiettata alle amministrative del 2021 e le differenti posizioni in campo sono ben rappresentate dai documenti presentati ieri sera da Di Lorenzo e da Raffaele Del Vecchio. Per il primo, il Pd non può che essere alternativo a Clemente Mastella e per questo auspica l’attivazione di un “percorso pubblico, trasparente e credibile” al fine di “realizzare una proposta concreta per il futuro della città”.

“In tal senso, – si legge ancora nel documento – il Partito guarda con favore all’impegno dei movimenti civici, come Civico 22 e Cives, e dei partiti, movimenti ed associazioni che, anche pubblicamente, hanno manifestato la volontà di ragionare insieme per il Bene Comune e che non si riconoscono nell’esperienza dell’attuale amministrazione comunale che sta per chiudersi”.

Di tutt’altro avviso l’area che a Benevento fa riferimento a Raffaele Del Vecchio e Francesco De Pierro. Per loro, non si può che partire dall'”alleanza ampia di forze di centro -sinistra, definitasi alle ultime regionali a sostegno della candidatura alla Presidenza di Vincenzo De Luca, risultata vincente ed ampiamente premiata dall’elettorato”.

“Tale alleanza – si ricorda nel documento – ha riscosso anche nella città di Benevento un larghissimo consenso dal corpo elettorale, raggiungendo la percentuale del 66,29% del voto espresso”.

Per l’area politicamente più vicina al presidente De Luca, dunque, “il PD della città di Benevento, alla luce del quadro politico determinatosi in occasione delle recenti elezioni regionali” deve “impegnarsi affinchè la coalizione già vincente alle elezioni regionali possa replicarsi anche sul piano comunale per la costruzione di un’alleanza di centro-sinistra coerente ed omogenea rispetto a quella che è positivamente impegnata nel governo regionale ed aperta al contributo di qualsiasi altra forza politica, civica e sociale che voglia impegnarsi per la costruzione di un campo largo di centro – sinistra contrapposto ed alternativo sul piano ideale e culturale al polo di centro – destra”. Questa impostazione, superfluo sottolinearlo, include anche ‘Noi Campani’, la formazione politica di Clemente Mastella anche se non dà per scontata la sua ricandidatura perchè lascerebbe al tavolo dell’alleanza “il compito il compito di definire i contenuti del programma da sottoporre all’elettorato e l’individuazione del candidato Sindaco, che dovrà essere sintesi e garanzia di tutte le sensibilità partecipanti all’alleanza”.

A farla breve, comunque, i due Pd, quello maggioritario e a trazione decariana e quello di opposizione e deluchiano, viaggiano in direzione ostinata e contraria. E la sensazione, oggi più di ieri, è che non siano più destinati a incontrarsi ma bensì a fronteggiarsi. Alle prossime amministrative prima, al congresso provinciale dopo. 

Di seguito, pubblichiamo il documento presentato ieri al coordinamento cittadino da Giovanni De Lorenzo, quello avanzato da Raffaele Del Vecchio e una replica di Francesco De Pierro alla ‘sfiducia’ nei suoi confronti.

 

Il PARTITO DEMOCRATICO AL LAVORO PER LA COALIZIONE DA OPPORRE AL SINDACO USCENTE (documento De Lorenzo – Approvato con 16 voti favorevoli e 6 contrari)

 Nel corso degli ultimi mesi, nel rispetto di quanto deliberato all’unanimità dal Partito Democratico, Provinciale e Cittadino, lo scorso 2 marzo, la Segreteria Provinciale ed il Coordinatore Cittadino hanno lavorato alacremente per la costituzione di un programma elettorale e di una coalizione di centrosinistra alternativi all’attuale amministrazione comunale.

La linea politica è stata accettata e ribadita con forza nella riunione tenutasi in via telematica in data odierna.

Il Partito sta profondendo le migliori energie per organizzare un’alternativa ampia, solida e competitiva. Il progetto di un “campo largo”, sul modello dell’alleanza di Governo nazionale, che il PD intende opporre all’attuale amministrazione parte dall’analisi e dallo studio di problemi e questioni che attanagliano la nostra bella città.

Occorrono tempo e buona volontà per attivare un percorso pubblico, trasparente e credibile e per realizzare una proposta concreta per il futuro della città. In tal senso, il Partito guarda con favore all’impegno dei movimenti civici, come Civico 22 e Cives, e dei partiti, movimenti ed associazioni che, anche pubblicamente, hanno manifestato la volontà di ragionare insieme per il Bene Comune e che non si riconoscono nell’esperienza dell’attuale amministrazione comunale che sta per chiudersi.

Al contempo, però, proprio in questi ultimi mesi di Consiliatura, è necessario un cambio di passo da parte dei consiglieri comunali del PD. Per tal motivo, il Partito non si sente garantito né rappresentato dall’attuale guida del gruppo consiliare che, troppo spesso, specie negli ultimi mesi, ha assunto atteggiamenti e comportamenti ambigui, che hanno alimentato dubbi e dicerie nella cittadinanza in merito a presunti accordi con l’attuale maggioranza.

Da tempo immemore, ormai, il gruppo consiliare del PD non opera più in maniera unitaria e condivisa. Non c’è confronto e si procede in ordine sparso. Il capogruppo assume le decisioni senza adeguata partecipazione e discussione con gli altri consiglieri componenti del gruppo e spesso in contrasto anche con le condivisibili proposte e iniziative degli altri gruppi di opposizione.

Assume altresì atteggiamenti intenzionalmente dilatori e poco trasparenti. Si pensi, ad esempio, all’istanza di adesione del consigliere Luca Paglia, iscritto al PD, che attende da circa un mese la formale accettazione da parte del capogruppo.

Questa non è la nostra linea politica. Questo non è il modo per rappresentare in Consiglio Comunale il Partito Democratico. Questo non è il ruolo vigile dell’opposizione cui ci hanno destinato gli elettori. Esprimiamo, pertanto, totale sfiducia politica nell’operato, nelle azioni e nelle strategie del capogruppo. Operato, azioni e strategie che rendono inevitabili e indifferibili le sue dimissioni così da consentire ad altri di rappresentare adeguatamente il gruppo del Partito Democratico”.

DOCUMENTO AREA DEL VECCHIO-DE PIERRO (respinto con 6 voti favorevoli e 10 contrari)

Il Coordinamento Cittadino, riunitosi sulla piattaforma digitale Zoom Meeting, il giorno 17 dicembre 2020, alle ore 18:30, su convocazione del Segretario Cittadino, Giovanni De Lorenzo, ha proceduto all’esame dell’unico punto all’ordine del giorno, valutazioni sulle Amministrative 2021.
Aperti i lavori del Coordinamento Cittadino;
ascoltata la Relazione introduttiva del Segretario Cittadino;
ascoltati, altresì, i vari interventi che si sono succeduti nel corso della riunione;
all’esito dell’ampio dibattito sviluppatosi, il Coordinamento Cittadino ha assunto le seguenti determinazioni:
                                                          premesso
 che la città di Benevento sarà chiamata al voto per l’elezione del Sindaco e per il rinnovo del Consiglio Comunale nella tornata elettorale della primavera 2021;
 che detto appuntamento elettorale vedrà impegnati al voto, oltre la città di Benevento, anche le città di Napoli, Salerno e Caserta;
 che, pertanto, attesa la rilevanza politica del contestuale passaggio elettorale in quattro capoluoghi campani su cinque, il campo del centrosinistra dovrà necessariamente partire da una coalizione tra forze politiche omogenee che già hanno sperimentato una vincente esperienza di collaborazione;
                                                      considerato

 che l’alleanza ampia di forze di centro -sinistra, definitasi alle ultime regionali a sostegno della candidatura alla Presidenza di Vincenzo De Luca, è risultata vincente ed ampiamente premiata dall’elettorato;
 che tale alleanza ha riscosso anche nella città di Benevento un larghissimo consenso dal corpo elettorale, raggiungendo la percentuale del 66,29% del voto espresso;
 che, pertanto, il PD della città di Benevento, alla luce del quadro politico determinatosi in occasione delle recenti elezioni regionali, è determinato ad impegnarsi affinchè la coalizione già vincente alle elezioni regionali possa replicarsi anche sul piano comunale per la costruzione di un’alleanza di centro-sinistra coerente ed omogenea rispetto a quella che è positivamente impegnata nel governo regionale ed aperta al contributo di qualsiasi altra forza politica, civica e sociale che voglia impegnarsi per la costruzione di un campo largo di centro – sinistra contrapposto ed alternativo sul piano ideale e culturale al polo di centro – destra;
 che, pertanto, è impegno del PD della città di Benevento assumersi la responsabilità ed il compito di favorire sin da subito il processo di composizione di tale tavolo politico di centro –sinistra;

                                         tanto premesso e considerato,

                                        il Coordinamento Cittadino,

                                                     DELIBERA

1. che il PD di Benevento, in vista dell’appuntamento elettorale dell’elezione del Sindaco e del rinnovo del Consiglio Comunale di Benevento della prossima primavera, si farà guida e promotore di una coalizione secondo lo schema regionale ed aperta a tutte le altre forze politiche, civiche e sociali, che vorranno contribuire alla costruzione di un campo largo di centro -sinistra;
2. che il costituendo tavolo della coalizione avrà il compito di definire i contenuti del programma da sottoporre all’elettorato e l’individuazione del candidato Sindaco, che dovrà essere sintesi e garanzia di tutte le sensibilità partecipanti all’alleanza;
3. che la rappresentanza del PD all’istituendo tavolo della coalizione venga affidata al Segretario provinciale, al Presidente della direzione provinciale, al coordinatore del circolo di Benevento, al capogruppo PD al comune di Benevento e ai componenti sanniti della segreteria regionale.

                                        NOTA FRANCESCO DE PIERRO

“Un Tribunale senza popolo, ridotto al di sotto della metà dei suoi componenti originari (ahimè la maggior fuggiti via in questi anni), approfittando delle tenebre come si è usi fare allorquando ci si vergogna, e con la complicità di un Quisling alla bisogna, ha decretato la “sfiducia politica” del capogruppo del PD al Consiglio Comunale di Benevento. Un incontro, organizzato asetticamente per affrontare il tema delle prossime elezioni amministrative, è stato callidamente rivoltato in un processo sommario di natura stalinista ai danni del capogruppo, al quale hanno offerto il proprio pilatesco assenso anche le consigliere Varricchio e Fioretti, non rendendosi conto che la requisitoria del Commissario del Popolo cadeva in realtà sull’attività di tutto il gruppo, e, quindi, anche sull’evanescente contributo politico che le due signore, in questi quattro anni, hanno ritenuto di fornire per l’opposizione al Sindaco Mastella. Mi taccio, poi, per carità di patria, in ordine alla posizione a dir poco ipocrita espressa dall’ex sindaco Fausto Pepe, il quale solo ora si ricorda della scarsa efficacia dell’azione di contrasto del gruppo consiliare, dimenticando però di aver abbandonato l’Assise cittadina solo dopo un anno dall’inizio della consiliatura; ed allora, invece di divenir fuggiasco, perché non è rimasto nella trincea della opposizione dura mettendo a disposizione del PD il suo enorme patrimonio di conoscenza della macchina amministrativa? 

Ma veniamo all’accusa: il sottoscritto spingerebbe per un’alleanza di centro-sinistra, allargata alla formazione politica di Noi Campani, orientata a riproporre la candidatura a sindaco dell’attuale primo cittadino. Ebbene, la tesi da cui muove la sfiducia non sta in piedi, tradisce apertamente una certa inconsistenza argomentativa, sino a sfociare nella più assoluta pretestuosità.

In primo luogo, appare evidente che siamo al processo alle intenzioni e soprattutto alla libertà di pensiero, perché richiamare la segreteria cittadina a comporre un quadro di alleanze sul piano programmatico omogeneo a quello che ha consentito al Presidente della Regione Campania, De Luca, di raggiungere a Benevento la percentuale del 69% ed oltre, significa esprimere, unitamente a tanti amici del cittadino e del provinciale, una posizione politica, che deve avere la stessa dignità di quella che è contraria a questa opzione, senza opporre alla forza del ragionamento indecorosi colpi di mano attraverso documenti sull’operato delle persone mai discussi ed usciti dalle tenebre, probabilmente vergati dai soliti guardiani del pretorio, ovviamente facendo salva la macchiettistica dignità del programma Carosello.

In secondo luogo, i compagni inquisitori incredibilmente hanno dimenticato di porre sullo stesso banco dei reprobi il fu Segretario Provinciale, divenuto maschera pirandelliana nel tempo, ed il nostro formidabile consigliere regionale, dal momento che gli unici ad aver stretto un’alleanza ufficiale ed organica con l’On.le Mastella, non per fondare un centro di alti studi politici, bensì più prosaicamente per governarci assieme, sono stati unicamente questi personaggi, e non certamente il capogruppo consiliare, il quale, per la verità, non ha mai colto neppure un timido accenno di imbarazzo del Partito rispetto a questo modo di incedere, questo sì a dir poco disinvolto ed imbarazzante dei due autorevolissimi esponenti del PD sannita.

Ed, invece, il sottoscritto che, da oltre quattro anni, vota contro ogni provvedimento dell’Amministrazione Mastella, viene tacciato di non avere una condotta politica lineare, siamo alle comiche finali!!

Tornando alla serietà ed alla gravità del caso, in realtà, l’ignominioso accadimento della scorsa notte non ha nulla a che fare con la dialettica democratica del PD, ma ubbidisce ad una sola regola espressione di un partito ridotto ad una setta per l’inarrestabile emorragia di consensi e di militanti, quanto più volutamente tenuto isolato da un più ampio quadro territoriale, ossia la pratica di silenziare e di colpire chi esprime una posizione politica vicina a quella della Presidenza della Regione Campania e della Segreteria Regionale. E peccato nel peccato, qui davvero raggiungendo qualcosa di paragonabile solo alla caduta dell’angelo ribelle che si può ammirare in un quadro di un noto maestro fiammingo, l’aver votato e fatto votare convintamente, alle elezioni regionali, un importante dirigente nazionale e regionale del PD, serio e perbene, come l’amico Raffaele Del Vecchio, candidato nella lista di De Luca Presidente.

Ecco, questa è l’unica accusa che la mia persona può accettare purché senza falsi pretesti qualcuno abbia il coraggio di formularla a chiare lettere ed alla luce del sole, e qui viene il difficile, siamo al cospetto di persone senza spina dorsale che inseriscono la sfiducia del capogruppo all’interno di un documento che viene proposto nottetempo e con sotterfugio, sottraendo il tema ad un confronto serio e produttivo.

Tuttavia, vorrei tranquillizzare i “nostri censori” perché non mi sento sfiduciato, ed anzi andremo, da qui a pochi giorni, a verificare se è il Segretario Cittadino ancora a godere della fiducia della maggioranza del gruppo consiliare; pertanto, non solo continuerò ad esercitare il mio ruolo di capogruppo in piena liberà di azione e di pensiero, all’interno e per il PD, ed in rappresentanza di un’importante parte della dirigenza cittadina e provinciale che si è espressa contro la sfiducia, ma soprattutto persevererò nell’opera di aggregazione di tanti amici sfiduciati e stanchi di metodi non più tollerabili.

È evidente che la rinnovata fiducia della maggioranza del gruppo consiliare, per la verità mai venuta meno, imporrà al Segretario Cittadino di trarne immediatamente le sole conclusioni che la dignità imporrebbe, ovvero le dimissioni immediate da un ruolo non all’altezza del compito assunto, avendo fatto prevalere unicamente e sempre ragioni di natura personale e non politica.

Sarà mia cura e premura, nelle prossime ore, scrivere al Segretario Nazionale ed a quello Regionale per rappresentare il colpo di mano consumato contro ogni regola di civile confronto, richiedendo delle dimissioni ingiustificate che, ovviamente, io non ho alcuna intenzione di rassegnare per fare una cortesia qualcuna”.

Francesco De Pierro

Capogruppo al PD di Benevento