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Nella guerra interna al Pd sannita alla fine è il gruppo dirigente provinciale a sorridere.

Per la maggioranza che regge le sorti Dem a Benevento la buona novella arriva da Roma dove la Commissione Nazionale di Garanzia ha ribaltato la decisione assunta dai ‘colleghi’ campani in relazione alla posizione di Rossano Insogna.

Tutto, si ricorderà, partiva con la convocazione dell’Assemblea Provinciale ‘firmata’ dal segretario Carmine Valentino e non da Rossano Insogna, presidente dell’organismo.

Per Valentino e per il gruppo dirigente, infatti, Insogna era decaduto dalla carica non avendo rinnovato la tessere entro i termini previsti. Una tesi, questa, contestata con veemenza dalla minoranza guidata da Raffaele Del Vecchio e dallo stesso Insogna. Contestazioni valide, per la Commissione di Garanzia Regionale di Napoli che rimetteva tutti gli atti alla Commissione Nazionale in quanto “unica titolata per le interpretazioni regolamentari e statutari”. Addirittura, si ricorderà, dal capoluogo partenopeo arrivava la richiesta di “commissariare” la federazione sannita.

Così non sarà. Anzi, a dirla tutta, in queste settimane a rimetterci le penne è stata proprio la Commissione di garanzia regionale dichiarata “decaduta” – in esito a un’altra vicenda – per “composizione difforme rispetto alle prescrizioni statutarie”.

Tornando alle liti sannite, Roma di fatto ha completamente ribaltato le decisioni assunte a Napoli. Dopo una lunga istruttoria, infatti, la Commissione Nazionale di Garanzia guidata da Silvia Velo ha accertato che Rossano Insogna non ha prodotto la prova del pagamento della tessera, né entro il termine perentorio del 30 aprile 2021 (data di chiusura del tesseramento 2020), né in un tempo successivo. Pertanto, in linea con quanto sostenuto da Valentino and Co, ha confermato la decadenza di Insogna dalla carica di Presidente dell’assemblea provinciale del Pd sannita così come da qualsiasi altra carica eventualmente ricoperta.

L’organismo guidato dalla Velo ha inoltre dichiarato la decadenza di Carlo Alberto Aldi, Mario Landolfi e Giovanni Moriello – altri esponenti della minoranza – dalla carica di componenti dell’assemblea provinciale.

Quanto all’assemblea, andrà comunque riconvocata. A farlo sarà Lino Paganelli, il commissario ‘ad acta’ nominato dal segretario nazionale Enrico Letta “con le funzioni proprie di presidente pro tempore dell’Assemblea provinciale del PD di Benevento e con il precipuo compito di convocare con ogni consentita urgenza l’organismo, con all’ordine del giorno l’elezione del nuovo presidente dell’Assemblea medesima e la definizione della linea politica da assumere in vista delle prossime elezioni amministrative”.

La decisione è stata già comunicata a Carmine Valentino, segretario provinciale del Pd, e a Pantaleo Annunziata, segretario regionale.

Match point, dunque, nelle mani del gruppo dirigente del Pd sannita che in assemblea gode di una ampia maggioranza e che ora potrà eleggere il nuovo presidente dell’organismo, fissare (a questo punto in autunno) la data per il nuovo congresso e ribadire il sostegno democrat alla candidatura a sindaco di Benevento di Luigi Diego Perifano.

Lo farà in presenza del partito nazionale e dunque sarà partita chiusa, almeno per quanto riguarda le vicende presidenza e amministrative.