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Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa della consigliera comunale di San Giorgio del Sannio, Francesca Pedicini:

“Solo alcuni giorni fa abbiamo assistito l’affissione dell’ennesimo manifesto “PIAGNONE” che lamentava la scarsa partecipazione della cittadinanza al pagamento dei tributi. Una situazione, quest’ultima, triste ma che andrebbe meglio approfondita ed analizzata; ma che comunque giá al primo impatto lascia presagire una condizione finanziaria dell’ente comunale al quanto preoccupante. A questo poi peró si aggiunge anche un’altra componente, facilmente traducibile in un solo termine: approssimazione.

Criteri adottati “Ad Capocchiam”, imprese che lamentano mancati pagamenti, l’ordinario che diventa straordinario, sono solo gli ultimi episodi che danno la parvenza di una gestione approssimativa dell’ ente. Nello specifico (ne ho chiesto esplicite spiegazioni anche all’amministrazione attraverso un’apposita interrogazione) è paradossale come si sia convenuto adottare il criterio della somma urgenza per il rifacimento dei marciapiedi in via B.Nisco ed i lavori presso l’ex giudice di pace, un criterio tra l’altro che la legge ne disciplina l’adozione limitandola ai soli casi di eventi eccezionali e imprevedibili.

Ma la questione che tra tutte desta maggiore preoccupazione è quella relativa ai lavori fognari eseguiti in Via dei Sanniti di cui pare che l’impresa appaltatrice ne lamenti il mancato pagamento delle spettanze, che tra l’altro dovrebbero aggirarsi intorno ai 450 mila euro circa. Una voce, che se fosse confermata, porterebbe l’ente a dover predisporre un un’ulteriore debito fuori bilancio o nella peggiore delle ipotesi vedrebbe l’ apertura di un contenzioso con l’impresa di cui, come al solito, ne pagherebbero le spese i soli cittadini.

Ora la domanda che mi pongo, e che probabilmente si sono posti gran parte dei sangiorgesi alla lettura dei famosi manifesti, è: ma vuoi vedere che qualcuno butta le mani avanti per provare a discolparsi?
Siamo sicuri che questa gestione approssimativa dell’ente non porti a breve ad un eventuale dichiarazione “forzata” di predissesto? La storia ci dovrebbe insegnare molto in tal senso, se ci guardiamo intorno non sono pochi i comuni che sono stati “costretti” a tale epilogo.

Se fino ad ieri avevamo una macchina amministrativa ferma ancora ai box in attesa del via, oggi probabilmente possiamo solo sperare che la bandiera a scacchi non tardi ad arrivare e che con essa non arrivi la sentenza dai giudici di gara, con conseguente “penalizzazione” ai danni degli incolpevoli cittadini sangiorgesi”.