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Depositate le liste, leggi qui, è già tempo di campagna elettorale. E Antonella Pepe, giovane candidata del Partito Democratico nel Sannio, parte subito all’attacco.

Via facebook, infatti, arriva un primo affondo e il mirino è centrato – non bisogna neanche saper leggere più di tanto tra le righe – proprio su alcuni suoi ‘compagni di viaggio’ della coalizione – extralarge, per la verità  – che sostiene Vincenzo De Luca. 

D’altronde, ne abbiamo già parlato in passato, è proprio all’interno del centrosinistra che la competizione si annuncia combattutissima. Inevitabile, considerato che nelle numerose civiche in campo hanno trovato spazio diversi esponenti del Pd sannita. E il Pd ‘ufficiale’, a quanto pare, almeno a leggere le dichiarazioni della Pepe, non sembra affatto disposto a porgere l’altra guancia. 

“Brevi cenni sulle candidature alle regionali in provincia di #Benevento – scrive Antonella Pepe:
– dovevano innovare, rottamare, poi ravvivare l’Italia. Sono finiti a candidarsi nella lista di De Mita e di Romano;
– volto candido e posato, invece, per l’ufficio di progettazione tra taburno e valle caudina;
– deliri di immortalità e infusi di longevità sia per quantità di cariche ricoperte che per numero di candidature totalizzate.

Chi mi conosce lo sa bene, – prosegue l’esponente Pd – non mi sono mai nascosta e non mi nasconderò mai. Ma se c’è una ragione ulteriore che mi ha spinto a candidarmi è proprio l’insopportabile ipocrisia di certa classe dirigente, sempre pronta a salire di qua e di là, pur di conservare se stessa.

Abbiamo bisogno di una rappresentanza vera, libera, senza condizionamenti e che abbia radici nella coerenza e nell’interesse dei nostri territori e non di qualche micro bottega.
Abbiamo bisogno di un #Sannio che parli un linguaggio nuovo, innovativo, all‘altezza delle sfide che avremo di fronte, un Sannio connesso, vivace e giovane.

In bocca al lupo a tutti ma da questa parte, come da sempre, siamo di un altro avviso.
Quindi avanti, più forti di prima, non solo per vincere, ma per dare dignità al futuro consiglio regionale”.