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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa dell’assessore Antonio Reale in risposta al comunicato di Patto Civico, sulla questione legata al programma periferie.

In questi ultimi giorni leggo con dispiacere una campagna di disinformazione che monta in merito al Programma Periferie. L’ultimo comunicato sulla questione, a firma del fantomatico raggruppamento denominato “Patto Civico”, mi lascia veramente perplesso.

Un conto che chi scrive e disputa su questioni amministrative siano semplici cittadini poco informati o informati male da chi sui social ha riversato spesso il significato della sua esistenza (contento lui…!), un altro è che si esprimano allo stesso modo consiglieri comunali  che hanno condiviso e votato addirittura favorevolmente il Programma di Mandato del Sindaco che si estrinseca nelle sue forme conseguenti: Bilancio, Programma delle opere pubbliche, Documento di Orientamento Strategico ecc. In tutti questi atti tali scelte ed obbiettivi erano presenti (tre su quattro componenti non l’hanno votato).

Ebbene sì, la democrazia, in una Amministrazione Comunale si esplica con questi atti che contengono tutti le scelte strategiche e gli indirizzi politici che la stessa pone in essere e i consiglieri che votano favorevolmente ne hanno condiviso le scelte! Premessa questa prima considerazione di diritto amministrativo da parte di un “semplice ragioniere” rispetto a professionalità più edotte in campo giuridico, non ho nessun motivo di paragonarmi all‘Arch. Luigi Piccinato. Ci mancherebbe, ma segnalo che certe posizioni in materia urbanistica andrebbero quanto meno motivate in modo più ragionato e frutto almeno di uno studio superficiale degli argomenti in questione altrimenti restano e sono chiacchiere da bar! Nel merito, dalla lettura del comunicato si desume che secondo Patto Civico:

1) piazza Risorgimento è meglio che resti un parcheggio e non la piazza come disegnata e proposta da Piccinato;

2) che il terminal bus extraurbani resti dov’è con autobus fortemente inquinanti che vanno e vengono dai paesi del circondario e dagli altri capoluoghi di provincia, senza alcun collegamento con la stazione ferroviaria.

Ne prendo atto. 

L’Amministrazione Comunale in carica invece, appena insediata ad agosto 2016, ha promosso ed infine ottenuto il finanziamento del Programma delle Periferie per una cifra complessiva di circa 26 milioni di euro. Ho più volte ben specificato che detto Programma articolato prevede vari ambiti di intervento tra cui:

1) interventi di rigenerazione urbana anche in aree centrali, i cosiddetti vuoti urbani quale è sicuramente quella compresa tra piazza Risorgimento e l’area attualmente destinata a terminal;

2) la riqualificazione di aree urbane periferiche (interventi al Rione Libertà, Rione Ferrovia, lungo fiume Sabato Bacchelli);

3) interventi di integrazione sociale (quartiere IACP Pacevecchia);

4) la sicurezza stradale (via Appia e via Avellino);

5) la resilienza ambientale (interventi di pulizia dell’alveo del fiume Calore e argini fluviali su via Grimoaldo Re).

6) la sostenibilità ambientale e la diminuzione dell’inquinamento (Terminal bus extraurbani da delocalizzare e costruire ex novo accanto alla Stazione Ferroviaria Centrale).

Tale delocalizzazione è oggi tanto più necessaria in relazione alla realizzazione della linea ferroviaria alta capacità/velocità NA-BA: il terminal bus extraurbani alla Stazione Centrale, assolverà la funzione di HUB per l’intera Provincia e per i comuni delle province limitrofe, determinando l’efficienza e l’utilità della stessa Stazione in relazione al traffico dei viaggiatori tale da garantire nel tempo un numero adeguato di treni che si fermeranno a Benevento.

Il Programma proposto dalla Amministrazione Comunale in carica, nella fase iniziale, non essendo supportato da alcun contributo da parte del Comune era, per questi motivi, nelle ultime posizioni della graduatoria, comunque prima di città ben più importanti. Nonostante ciò è stato infine riconosciuto coerente con le finalità del Bando Periferie e meritevole di finanziamento!

Ritornando nel merito della questione, questa Amministrazione comunale in carica, con l’Assessorato all’Urbanistica che ho l’onore di dirigere, ha proposto ed ottenuto detto finanziamento affinché:

1) Piazza Risorgimento ritorni a svolgere la funzione urbana di Piazza e non di parcheggio con un progetto di riqualificazione che valorizzi l’intero ambito fortemente caratterizzato da una architettura di qualità del razionalismo italiano;

2) nell’area dell’ex campo del collegio La Salle si realizzi, mediante lo strumento del bando pubblico della Finanza di progetto, un parcheggio multipiano in grado di accogliere un numero doppio di auto rispetto all’attuale piazza Risorgimento;

3) tale parcheggio, per la sua maggiore capienza, soddisferà non solo gli uffici, le scuole e il mercato rionale già esistenti ma sarà al servizio delle attività commerciali e dei residenti del Centro Storico in particolare del Corso Garibaldi chiuso al traffico;

4) l’intervento comprende anche un immobile destinato ad un numero limitato di residenze, a scuole/ uffici pubblici e in minima parte a servizi privati (banche, negozi ecc. non certamente un centro commerciale) tale da realizzare la integrazione di funzioni;

5) Infine, si badi che l’intera opera, come per legge, ritornerà dopo trent’anni nella piena proprietà del Comune, secondo una convenzione che è stata opportunamente corretta a vantaggio dell’Amministrazione Comunale rispetto a quella proposta a suo tempo dal privato e che nei prossimi giorni sarà compresa nel bando pubblico a cui tutte le Imprese potranno partecipare.

Spero di essere stato sufficientemente sintetico e per questo schematico e tale da essere comprensibile, pur trattando materie complesse.

In ultimo concludo con due considerazioni.

La prima rivolta ai Colleghi Consiglieri del “Patto Civico” e a tutti i Consiglieri comunali: il mio personale invito ad escludere dalla lotta politica interventi ed opere pubbliche che giudico, non da urbanista ma con il semplice buon senso, necessarie e strategiche per risollevare le sorti e l’economia di questa Città che abbiamo ricevuto, povera, male amministrata e in dissesto economico, soprattutto marginalizzata rispetto alle direttrici delle infrastrutture e di sviluppo.

La seconda rivolta alle Associazioni di Categoria, ai Sindacati, agli Ordini professionali, agli Enti Comunali e all’Ente Provincia: il mio personale invito a considerare la Strategia di Sviluppo messa in campo da questa Amministrazione quale patrimonio comune da difendere e migliorare.

Infatti, rispetto alle condizioni di emergenza economica ereditate, tale Strategia di Sviluppo, se attuata, può determinare una vera inversione di tendenza di sviluppo economico e finalmente determinare il ritorno di Benevento al ruolo di  vero capoluogo di provincia e “isola felice” della regione Campania”.