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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Giovanni Picone in merito a un concorso Asl di Benevento per la selezione di un addetto stampa: 

Nei giorni scorsi l’Asl di Benevento, ha pubblicato un avviso per la selezione dell’addetto stampa, si tratta di un bando apparentemente strano e poco meritocratico, dal momento che la valutazione dei candidati verrà effettuata da una commissione sulla base dei titoli posseduti e successivamente, in base alla rosa dei prescelti dalla commissione, sarà poi il Direttore Generale ad effettuare la scelta definitiva e a provvedere alla nomina dell’addetto stampa dell’Asl 1 di Benevento.
E’ bene precisare che si tratta di una nomina fiduciaria, e non un concorso pubblico per titolo ed a esami, come invece è d’uso fare anche dalle altre Aziende Sanitarie della Campania. Quindi che senso ha fare un concorso pubblico, se poi la nomina è prettamente fiduciaria?
Con stupore ho appreso dalla stampa locale, che è intenzionato a partecipare al bando anche il Dott. Peppino De Lorenzo, persona di lunga esperienza professionale medica e decano dei giornalisti sanniti. Mi sembra corretto ricordare ai vari partecipanti al bando che la legge 150/2000, art. 9, comma 4, prevede che le commistioni tra attività giornalistiche e attività d’ufficio stampa non sono lecite né tollerabili, quindi chi svolge l’incarico di addetto stampa presso la pubblica amministrazione, durante tutta la durata dell’incarico non può esercitare nessuna attività professionale giornalistica e radiotelevisiva, e nemmeno curare le pubbliche relazioni. A proposito, attualmente tale legge viene rispettata da parte chi esercita l’attività di addetto stampa presso la pubblica amministrazione?
Probabilmente De Lorenzo a forse i maggiori requisiti per svolgere l’incarico, anche perché ha ampia conoscenza dei luoghi di lavoro e delle dinamiche professionali che si svolgono all’interno dell’Asl di Benevento, ciò non toglie che colgo l’occasione per esprimere i miei migliori auguri ai giovani partecipanti, nonché al fiorente De Lorenzo, affinché queste nomine non siano frutto dei soliti metodi clientelari.
Giovanni Picone”.