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Continua a far discutere la vicenda pini. Dopo il sequestro deciso dalla magistratura, l’assessore all’Ambiente Giorgione ha annunciato un ricorso del Comune ritenendo “irregolare il provvedimento”. Una presa di posizione stigmatizzata dalla presidente di Altrabenevento  Sandra Sandrucci. Che dichiara:

“Su richiesta della Procura della Repubblica il GIP del Tribunale di Benevento ha sequestrato 352 pini di viale Atlantici e Pacevecchia per evitare che il Comune possa tagliarli per presunti pericoli alla pubblica e privata incolumità dichiarata con perizie che i magistrati considerano non idonee.

A commento della clamorosa notizia, il sindaco Clemente Mastella, ex Ministro della Giustizia, ha assicurato leale collaborazione con i magistrati e quindi il rispetto della decisione della Procura e del Gip.

Invece, il giorno dopo, in consiglio comunale l’assessore all’ambiente Gerardo Giorgione ha annunciato che l’amministrazione presenterà immediato ricorso perché il “provvedimento è irregolare”.

Giorgione ha spiegato alla stampa che il sequestro non è giustificato perché deciso nell’ambito di una indagine appena chiusa a carico di due funzionari per gli abbattimenti del 2019 e perché la  successiva delibera della giunta n. 41/2020 che prevedeva l’abbattimento di tutti gli alberi di viale Atlantici, via Pacevecchia e via Rosselli, non ha avuto seguito.

Quella delibera però non è mai stata annullata ed ha continuato a produrre effetti.

Ad esempio è stato affidato ad un tecnico, il dott. Cardiello, l’incarico di effettuare l’ennesima perizia dopo quella del 2018 che aveva stabilito la estrema pericolosità di 4 pini; la relazione dell’agrotecnico comunale del 2019 che ordinò l’abbattimento di 12 alberi; la perizia della ditta che fa la manutenzione del verde che nel 2020 ha certificato la necessità di tagliarne 68;  la relazione dell’agronomo della Regione che ha previsto la necessità di tagliarli tutti.

L’ultima perizia di Cardiello prescrive l’abbattimento di 24 pini per la “propensione al cedimento” e l’assessore Giorgione, dopo averla inviata alla Procura della Repubblica ha scritto al dirigente del servizio Verde Pubblico, Antonio Iadicicco, la lettera prot. 10025 del 29 gennaio 2021con questo testo: Si comunica per ogni opportuna attività operativa ed esecutiva, circa quanto disposto e

relazionato dal Dott. Cardiello. Si invita , pertanto, a mettere in atto ogni opportuna azione ed attività, a tutela  della privata e pubblica incolumità”

A quella lettera hanno fatto seguito altre dichiarazioni di Giorgione per la esecuzione di quanto previsto dalla perizia Cardiello conseguenza della delibera 41/2020 che pertanto è tuttora atto idoneo per abbattimento di almeno 24 pini.

C’è quindi il pericolo che quegli alberi monumentali, beni pubblici in area tutelata, possano essere abbattuti e ciò giustifica il sequestro anche se non si comprende, dall’esame delle note alla stampa, a quale inchiesta giudiziaria si riferisce.

Quella a carico dei due funzionari comunali per l’abbattimento di 12 alberi nel 2019 è chiusa, ma allora c’è un altro fascicolo aperto proprio per la delibera 41 del 2020?”.