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Benevento – Sulle orme di Pippo Inzaghi, sperando di ripercorrerne (almeno in parte) la carriera. Luca Vido ha avuto modo di studiare da vicino il tecnico del Benevento e adesso è pronto a sfidarlo con il Crotone. Insieme hanno vissuto due anni nel settore giovanile del Milan, l’uno in campo e l’altro in panchina. Tutto è iniziato nella stagione 2012/13 con gli Allievi Nazionali del Diavolo ed è proseguito l’anno successivo con la Primavera, arrivando a vincere il Torneo di Viareggio.

Da quel successo in poi le rispettive strade prendono diramazioni diverse. Pippo assapora la serie A con il Milan, accetta di ripartire dal Venezia e approda a Bologna prima di cedere alle lusinghe del presidente Vigorito. Luca, invece, gioca altri sei mesi in Primavera e a gennaio decide che è giunto il momento di provare a compiere il salto di qualità. Costantemente nel giro delle Nazionali azzurre, sul ragazzo di Bassano del Grappa punta il Cittadella in B.

Sei mesi bastano all’Atalanta per convincersi a strapparlo dalle mani dei rossoneri. A Bergamo debutta in A ma a gennaio torna alla corte di Venturato per maturare esperienza e trovare quegli spazi che Gasperini non poteva assicurargli. E’ la seconda parte della stagione 2017/18, tra i cadetti c’è anche Inzaghi, neo promosso con i lagunari. Eccola l’occasione per rivedersi, per salutarsi e stringersi la mano. Nulla da fare, la chiamata azzurra priva Vido dell’incrocio con il suo mentore e il Cittadella affonda a Venezia. Sarà per la prossima, e la prossima sarà sabato al “Ciro Vigorito“.

L’anno scorso l’attaccante classe 1997 ha fatto molto bene a Perugia, 12 reti in 34 presenze complessive con gli umbri tra campionato, play off e Coppa Italia. Numeri che il giocatore non sta riuscendo a replicare in Calabria. Stroppa ha trovato l’assetto vincente con Simy e Messias di punta e per Vido lo spazio si è improvvisamente ridotto. Otto apparizioni, partendo solo in due circostanze da titolare, e nessuna rete al proprio attivo. Un digiuno che Pippo si augura possa proseguire anche sabato per poi interrompersi nelle successive gare e in futuro chissà, magari ritrovarsi nuovamente a esultare con gli stessi colori.