Non basta tutto quello che sta accadendo in questi giorni, non basta che un ragazzo stia lottando tra la vita e la morte per l’aggressione del branco. La devianza giovanile è palese e si manifesta nonostante tutto, sotto forme diverse, come nel racconto che ci è stato segnalato dalla persona che ha vissuto un episodio spiacevole.
“Oggi mi è successo qualcosa di spiacevole che va raccontato perchè è capitato in un periodo nel quale si stanno sentendo storie legate a giovani e fatti di cronaca. Ed è un racconto che va fatto per far capire che tipo di mentalità hanno questi ragazzi. Un fatto che fa riflettere.
Mi stavo cambiando – inizia il racconto – per la solita corsa in zona Agrario quando ho sentito un colpo sul braccio e mi sono accorto che c’erano dei colpi di plastica dura tipici di una pistola ad aria compressa. Praticamente una macchina si è accostata e hanno esploso questi colpo. Mi sono messo in auto per rincorrerli e, grazie anche al traffico, ho bloccato l’auto all’altezza di Villa Margherita. E’ stato sconcertante scoprire che non si trattava di un gruppo di ragazzi che aveva fatto la bravata, da uno solo. La ramanzina è stata accesa ma mi è rimasta l’amarezza. Perchè sparare? Si fanno tante giuste battaglie per evitare che vengano sparati gli animali ma farlo verso un essere umano è ancora più grave. Si tratta di una singola persona che ha deciso di scendere da sola con una pistola e decidere di sparare a un’altra persona che neanche conosci. Vuol dire non stare mentalmente bene ed è questa la cosa che mi ha colpito di più e mi fa riflettere molto”.
Foto di repertorio