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Per Clemente Mastella non ci sono dubbi: Rocco Casalino, portavoce del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, va rimosso. L’esponente del Movimento Cinque Stelle, uno degli uomini più influenti nella comunicazione del M5S e dell’esecutivo, è di nuovo finito nell’occhio del ciclone per un video in cui si lascia andare a commenti evidentemente da censurare nei confronti delle persone con sindrome di down e degli anziani.

Parole duramente stigmatizzate dall’inquilino di palazzo Mosti.

Questo Casalino che offende le persone con la sindrome di down dicendo che gli danno fastidio e che loro e gli anziani fanno schifo – scrive in un post su Fb Mastella -è una persona poco seria che dovrebbe solo essere allontanata da palazzo Chigi. Per i 5 stelle contro di lui c’è un complotto – prosegue la fascia tricolore. La verità è che non è la prima volta che dice cose cattive a vanvera“.

E dunque, per Mastella, la strada è obbligata: Casalino deve andare “via da palazzo Chigi dove prende uno stipendio da nababbi per dire cose moralmente oscene“.

Ma la polemica, ovviamente, non è solo del sindaco di Benevento. Cominciata la diffusione del video, già in mattinata Casalino era intervenuto attraverso il blog ufficiale del Movimento per chiarire i contenuti del video: “Oggi la stampa italiana pubblica vere e proprie bufale sul mio conto, con il solo obiettivo di colpirmi, infangarmi e mettere in dubbio la mia professionalità. Questa volta è stato pubblicato un video che risale ad oltre 10 anni fa, quando frequentavo il ‘Centro Teatro Attivo’ di Milano, come si vede benissimo dalla lavagna alle mie spalle. In quel corso si sviluppava lo studio dei personaggi, li si interpretava, forzandone i caratteri in maniera anche paradossale e provocatoria“.

Le mie parole – ha aggiunto Casalino – sono inserite in quel contesto e non rappresentano assolutamente il mio pensiero, né oggi né allora. Non capirlo è un atto di assoluta malafede. Gli articoli pubblicati dal Giornale, dal Messaggero, dal Corriere della Sera sono vere e proprie bufale. Non hanno verificato nulla e hanno raccontato ai loro lettori assolute falsità lesive della mia persona”.

Obiezione, per la verità, subita posta a Mastella da alcuni utenti su Fb. Ma la versione di Casalino proprio non convince il sindaco di Benevento. Che infatti ha rilanciato:

Verifica delle fonti? Fatto. Non è la prima volta. Lui non lo nega di aver detto queste cose. Dice che era avvenuto in una scuola di recitazione e lui aveva il compito di provocare gli studenti. Splendida provocazione. A casa a casa. L’ avessi dette io quelle parole – la conclusione – i 5 stelle mi avrebbero soffocato di insulti“.