Fioravante Bosco, già Segretario generale della Uil di Benevento e Comandante del Corpo di Polizia Municipale di Benevento sino al 31/01/2024, venuto a conoscenza “dell’ordine di servizio del 23/06/2025, confezionato all’unisono dai dirigenti avv. Vincenzo Catalano e sig. Gennaro Santamaria, ritiene che ormai si è giunti a una situazione paradossale” si legge in una nota.
“Difatti, col documento emanato tre settimane fa, e che solo oggi – scrive – mi è stato posto in visione, in buona sostanza viene ritenuto che:
a) il comandante del Corpo, dott. Giuseppe Vecchio, è ormai esautorato da ogni funzione di conduzione della struttura, pur essendo, ai sensi dell’art. 9 della legge-quadro n. 65/1986, “responsabile verso il sindaco dell’addestramento, della disciplina e dell’impiego tecnico-operativo degli appartenenti al Corpo”. Invece, il sindaco, ai sensi dell’art. 2 della stessa legge “impartisce le direttive, vigila sull’espletamento del servizio e adotta i provvedimenti previsti dalle leggi e dai regolamenti”;
b) al vice comandante, Emilio Belmonte, senza il previo parere del Comandante, quest’ultimo legittimamente incaricato dal sindaco e non dai dirigenti, vengono assegnate le mansioni più delicate, e cioè quelle della predisposizione dei servizi e dell’impiego tecnico-operativo del personale.
Ma non finisce qui, perché le ultime righe del documento sono un qualcosa di sensazionale!
Infatti, il duo dirigenziale ritiene che “non sarà tollerata la presenza di persone non autorizzate e di ex dipendenti che, senza una giustificata motivazione, si rechino presso gli stessi Uffici!”. Ma, siccome gli uffici della Polizia municipale sono pubblici, e non sono di proprietà né dell’avv. Catalano e né del Santamaria, io ci andrò quando vorrò e quando ne avrò necessità. E ciò vale anche per tutti i cittadini che, in qualsiasi momento, possano aver bisogno dei poliziotti municipali.
Ogni giorno che passa me ne raccontano una sulle strane operazioni che vengono introdotte nel traballante Corpo di Polizia municipale cittadino. Si va dalle disposizioni di servizio illegittime al ruolo del vice comandante, dalle assunzioni ai corsi di formazione, dalla delegittimazione del Comandante all’oscurantismo medioevale, dalle valutazioni ottimali a favore di chi si è assentato tutto l’anno 2024 alla liquidazione massima dei compensi per performance e responsabilità. Credo che sia giunta l’ora di una verifica precisa e puntuale da parte delle autorità competenti, poiché il clima che si è instaurato nella Polizia municipale da quando sono andato in pensione, al netto della breve parentesi del Comandante Pasquale Pugliese, è andato giorno dopo giorno peggiorando, sino ad arrivare all’intromissione da parte di due dirigenti estranei alla struttura nei turni di servizio!” questo l’accorato appello di Fioravante Bosco.