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I derby, si sa, lasciano sempre qualche strascico. Soprattutto quando la posta in palio è alta, gli animi si accendono e si rischia di degenerare. All’Ocone, in occasione di Ponte ’98 – Forza e Coraggio, non è successo nulla di tutto ciò, ma si è trattato certamente di un derby ad alta tensione. Due squadra con obiettivi diversi ma a portata di mano, gara tirata, intensa e qualche polemica post gara del dirigente beneventano Pasqualino Di Marco, che trova pronta risposta da parte della società pontese.

“In risposta alle accuse mosse verso la nostra dirigenza teniamo a precisare che il Maresciallo ci obbliga alla divisione dei settori dopo qualche scaramuccia occorsa nell’altro derby col Montesarchio. Per il resto non notiamo affatto atteggiamenti ostili o di cattiva educazione, perchè festeggiare con animosità e gioia un successo così importante all’interno dei nostri spogliatoi non può urtare la sensibilità di chi quindici giorni fa con la Juniores è venuto a Ponte e ha fatto anche peggio con il loro capitano che ha acceso gli animi negli spogliatoi con canti e balli ma nessuno ha detto nulla. A fine primo tempo quando ci hanno chiesto di far entrare il loro allenatore squalificato nessuno si è opposto, quindi noi abbiamo la coscienza a posto, al di là degli sfottò non andiamo. Brucia perdere contro quella che ritengono una banda e per giustificarsi muovono accuse assurde”.