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Riceviamo e pubblichiamo la nota del gruppo consiliare ‘Ponte Futuro’ che si rende disponibile con la maggioranza per far fronte all’emergenza virale con 5 proposte:

“Ci rendiamo disponibili a collaborare con la maggioranza consiliare per far fronte all’attuale emergenza Covid-19, con l’obiettivo di porci a tutela e vantaggio della intera Comunità. Abbiamo presentate ben cinque proposte al primo cittadino Marcangelo Fusco e alla sua maggioranza.

Prendendo spunto dalla nota del 13 novembre scorso del vicesindaco Fabrizio Boscaino, laddove si fa riferimento alla costituzione, in data 9 marzo 2020, del Coc (Centro Operativo Comunale), occorre necessariamente provvedere ad un ampliamento della struttura, con l’aggiunta di altre figure, quali farmacista, medico di famiglia, psicologo, rappresentanti delle comunità religiose (parrocchia, moschea ecc.), delegato alle informazioni, le varie associazioni presenti sul territorio (circa 15) ed ogni altra figura fondamentale per garantire la cittadinanza tutta. A tali figure si renderebbe doveroso prevedere l’aggiunta, alle figure di derivazione consiliare, un elemento della minoranza, al fine di garantire i diritti delle minoranze stesse.

Occorre anche programmare un incontro del Coc affinchè possa stabilire ed informare la popolazione sulle attività primarie ed urgenti poste in essere dallo stesso, specificando le persone cui è diretto ovvero anziani Over 70, soggetti con patologie gravi, nuclei familiari ovvero singoli, isolati perché in quarantena, stranieri. Il tutto attraverso un apposito numero di telefono a tanto dedicato, garantendo un servizio fruibile tutti i giorni, in determinate fasce orarie.

Occorre istituire un gruppo per supportare la Protezione Civile, a tal proposito bandire un reclutamento di volontari per la consegna di generi di prima necessità quali cibo, bevande, medicinali, pasti caldi alle famiglie ed ai singoli posti in isolamento volontario e/o obbligatorio. In ogni caso vi sono altre 15 associazioni circa, cui si potrebbe attingere per il reclutamento dei volontari, ai quali il Comune potrebbe fornire le attrezzature (mascherine, guanti, tute ecc.) necessarie per la consegna dei beni di prima necessità alle famiglie e/o singoli, in quarantena.

Altro suggerimento è quello di programmare un “test molecolare” con uno screening di massa. Occorre tracciare i casi ‘positivi’, prevedendo un costo convenzionato con apposita struttura autorizzata dalla Regione Campania, ad un costo esiguo e simbolico, al quale concorrerebbe il Comune, per la restante parte economica. Il tutto al fine di consentire un tracciamento della popolazione, in quanto sarebbe rivolto soltanto ai cittadini residenti nel Comune di Ponte.

Prevedere una convenzione con gli esercizi di beni alimentari, bar, edicole, tabacchi, farmacia e le attività di ristorazione presenti sul territorio comunale, queste ultime, per la preparazione di pasti caldi, da consegnarsi alle famiglie, alle persone sole e anziane in isolamento domiciliare, soggetti vulnerabili asintomatici ed ai cittadini non autosufficienti e con disabilità, posti in quarantena, attraverso la consegna, per il tramite dei volontari della Protezione Civile ovvero delle altre Associazioni presenti sul territorio.

Infine, prevedere un sistema di raccolta differenziata per “rifiuti speciali” dei concittadini posti in quarantena”.