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La Procura della Repubblica di Benevento ha disposto una perquisizione personale, domiciliare e informatica nei confronti di un 36enne residente in città, A. H., indagato per propaganda e istigazione a delinquere per motivi di odio razziale.

Secondo quanto emerge dal decreto firmato dal pubblico ministero Maria Amalia Capitanio, l’uomo, attraverso il proprio profilo Instagram, avrebbe pubblicato un commento sotto un video in cui compariva Adolf Hitler, con frasi inneggianti al regime nazista e contenuti di matrice razziale.

Avanti anni luce… addirittura ci faceva le saponette… per come è progredita la società ha dimostrato almeno lungimiranza. E comunque io sono convinto che le erbacce vanno sempre estirpate alla radice. Bravo zio”. Un commento che, per gli inquirenti, integra la fattispecie di apologia del nazismo e di istigazione all’odio razziale, punita dall’articolo 604 bis del codice penale. Il fatto risale al 18 luglio scorso.

L’indagine è scaturita da una segnalazione dell’Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori (OSCAD), che aveva evidenziato la presenza di contenuti dal chiaro carattere antisemita e apologetico del nazismo pubblicati sulla piattaforma social. Gli investigatori della Digos di Benevento e del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica Campania, Basilicata e Molise hanno quindi avviato le verifiche, individuando l’autore del profilo Instagram riconducibile all’indagato. Alla luce degli elementi raccolti, la Procura ha ipotizzato la violazione dell’articolo 604 bis del codice penale, che punisce la propaganda di idee fondate sull’odio razziale e l’apologia di crimini di genocidio.

La perquisizione è stata eseguita per acquisire dispositivi informatici e ogni altro elemento utile all’inchiesta. L’uomo è assistito dall’avvocato Fabio Ficedolo.