- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Brutte notizie per la ‘Trotta Bus‘, l’azienda che dal gennaio del 2017 gestisce il servizio di trasporto pubblico a Benevento. A Potenza, infatti, nella sede di contrada Macchia San Lupa, l’azienda si è vista sequestrare l’officina e i locali per il lavaggio. Ad agire è stata la polizia locale che dopo un sopralluogo ha deciso di procedere con il fermo amministrativo dei locali.

A riportare la notizia è lecronachelucane.it secondo cui la contestazione riguarderebbe il mancato adeguamento dei locali per lo scarico dei rifiuti, delle acque utilizzate per il lavaggio dei mezzi e dei detersivi. 

I vigili – riporta il sito di informazione lucano – avrebbero ritrovato lo sversamento di questi liquidi nel terreno vicino e non nei depuratori. 

La notizia è stata anche commentata dai sindacati locali. In particolare, a prendere posizione è stato il segretario della Filt Cgil Basilicata Franco Tavella.

Il sequestro avvenuto questa mattina è la riprova della inaccettabile situazione che vige nel sistema del trasporto pubblico urbano del capoluogo lucano.

Il sequestro dell’officina dovuta a problemi di ordine amministrativo e della quale già in precedenza come Filt Cgil avevamo evidenziato i problemi di precarietà relativi all’ambiente di lavoro, determina nei fatti una impossibilità della manutenzione ordinaria e straordinaria dei mezzi e quindi una condizioni di inefficienza dei mezzi pubblici adibiti al trasporto pubblico urbano implicando nell’immediato problemi di sicurezza che riguardano gli autisti e i lavoratori quanto gli utenti.

Invitiamo l’azienda Trotta- conclude Tavella- ad operarsi con urgenza affinché i problemi ostativi che impediscono l’utilizzo dell’officina vengano risolti il prima possibile e a garantire in ogni caso le necessarie condizioni di sicurezza dei mezzi.

Questo ennesimo spiacevole episodio nel traporto pubblico locale testimonia ancora una volta le difficoltà non solo del trasporto pubblico nella città di Potenza ma dell’intera regione Basilicata, sia dal punto di vista dell’inefficienza e dell’assenza di risposte adeguate alle esigenze dell’utenza sia dal punto di vista dei diritti dei lavoratori, a partire dalla puntualità degli stipendi come dimostrano i puntuali ritardi dei pagamenti che continuiamo a registrare“.