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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Potere al Popolo sulla nuova giunta di Vincenzo De Luca.

È stata nominata la nuova giunta regionale della Campania con De Luca presidente e noi ci sentiamo di fare qualche riflessione.
Innanzitutto, la figura che più ci interessa qui nel Sannio è quella di Mario Morcone. L’ex prefetto, oggi assessore alle Politiche della sicurezza in Regione, è diventato all’inizio di quest’anno Presidente della Greenenergy Holding Spa, azienda energetica presente su tutto il territorio nazionale con 5 stabilimenti attivi in Campania.

Si tratta della stessa società che dovrebbe costruire il biodigestore da 45 milioni di euro a Ponte Valentino e rispetto al quale la politica locale, a partire da Mastella, nel periodo immediatamente precedente alle recenti elezioni regionali, si è opposta in maniera del tutto superficiale e soprattutto ambigua, fino all’intervento sulla questione di De Luca stesso, che si è espresso in maniera contraria, quasi a voler mettere pausa ad una questione spinosa che rischiava, qui in provincia, di creare problemi alla campagna elettorale.

Ora Morcone è nella giunta regionale e questo non ci lascia affatto tranquilli rispetto alle decisioni politiche che verranno prese sulla realizzazione del biodigestore, soprattutto considerando quanto espresso da Fulvio Bonavitacola che mantiene la delega all’Ambiente e che, in piena campagna elettorale, a Benevento, ha sottolineato come la decisione della costruzione del biodigestione sia un affare dell’imprenditoria privata, al di là delle opinioni che può averne De Luca.

Ebbene, lo scenario che si prospetta è quello di una lotta interna di interessi privati, avallati dalla politica, e dal cui processo decisionale viene puntualmente esclusa la cittadinanza, che sarà poi l’unica a subire le conseguenze di un impianto come quello del biodigestore sul territorio.
Inoltre, la nomina della nuova giunta regionale campana è più significativa per ciò che manca che per ciò che c’è. Oltre De Luca il nulla. Il Presidente è un po’ come il Re Sole intorno a cui tutto deve ruotare. E non sia mai che emergano figure che possano fargli un minimo d’ombra.
Manca: un assessore alla Sanità. De Luca s’è tenuto la delega per sé.
Manca: un assessore ai Trasporti. De Luca s’è tenuto la delega per sé.
Sanità e Trasporti sono i settori chiave della politica regionale. Il primo pesa addirittura per il 68% del bilancio.
De Luca tiene dunque per sé le deleghe più “pesanti”, e assegna ai suoi vassalli Agricoltura (Caputo, Italia Viva) e Turismo (Casucci, uomo di Mastella, con lui sotto processo e poi assolto).
L’assegnazione degli incarichi, però, non finisce qui. Per cui anche chi è rimasto al momento fuori – vedi Mr. 42.000 preferenze, Mario Casillo (PD) – potrà ottenere “giustizia” riparatrice. C’è il sottobosco del governo regionale, ci sono le partecipate, i gangli attraverso cui gestire i fondi che arriveranno dall’UE.
Non staremo con le mani in mano. C’è necessità di organizzarsi per praticare forme di controllo, per sviluppare capacità di vigilanza che restituiscano ai cittadini la possibilità di intervenire sui territori e decidere quale futuro costruire in questa regione.