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Benevento – Giungere ad un vero e proprio “Statuto del paesaggio rurale”, un programma che produttori, istituzioni, cittadini sono tenuti a rispettare seguendo alcune regole di natura ambientale ed urbanistica, a partire dalla cartellonistica stradale in tutti i Comuni che fanno parte della Capitale Europea del Vino.

Di questo si è discusso alla Convention dell’Associazione Nazionale Città del Vino presso il Museo del Sannio, su iniziativa della Provincia di Benevento per celebrare il momento fondamentale che sta vivendo il territorio delle aree interne con il riconoscimento di Sannio Falanghina Città Europea del Vino 2019.

Alla presenza di numerosi amministratori locali delle zone in cui la vitivinicoltura garantisce prodotti di eccellenza, lavoro e introiti economici alla popolazione. Il dibattito, moderato da Luciano Pignataro, ha visto a confronto due tesi: creare un vero e proprio Codice che obblighi i produttori e tutti i cittadini ad adeguarsi, oppure convincere tutti dell’utilità di assumere una cultura diversa per il rispetto dell’ambiente a tutto vantaggio delle eccellenze locali, tra le quali appunto il vino.

Presente Floriano Zambon, presidente dell’Associazione nazionale Città del Vino che ha rimarcato: “Vogliamo ribadire il ruolo delle Città del Vino nella promozione di buone pratiche e di un corretto approccio alla gestione del territorio”.