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Benevento – E’ arrivata poco prima delle 15 la sentenza del Tribunale di Benevento in relazione al processo “Mani sulla Città“. Quattro le persone condannate a due anni di reclusione, con pena sospesa, per abuso d’ufficio: Aldo Damiano, Roberto La Peccerella, Andrea Lanzalone e Cosimo Nardone. Inoltre i quattro sono stati condannati al risarcimento dei danni cagionati al Comune di Benevento, parte civile, da liquidarsi in separata sede. Gli stessi sono invece stati assolti per le altre ipotesi di reato contestate dalla pubblica accusa. (LEGGI QUI)

Assolti tutti gli altri 36 imputati coinvolti nel procedimento nato dall’inchiesta del sostituto procuratore Antonio Clemente e della digos su appalti e forniture di beni e servizi di Palazzo Mosti che nel 2013 coinvolse diversi funzionari, dirigenti ed ex amministratori dell’Ente e che causò un vero e proprio terremoto politico in città.

Dopo la lunga fase istruttoria e dibattimentale, dunque, il Tribunale ha deciso per l’assoluzione di 36 imputati. Assoluzione (come richiesto dal PM) anche per le dodici società, a causa di “inconsistenti elementi probatori e alla pochezza dell’istruttoria dibattimentale”. (Artistica Srl, Consorzio Archè, Costruendo Srl, Ge.si.co, Sa.ma costruzioni, Impresa individuale “Salvatore Maggio”, Ing. Pietro Ciardiello Srl, Siciliano Mario Impresa edile e per: Fausto Pepe e Andrea Lanzalone in relazione al presunto reato di peculato, Vincenzo Rosiello e Renato Lisi per corruzione e per Maurizio Lando, Angelo Diana, Cipriano Di Puorto, Annamaria Villanacci, Giuseppe Somma e per gli imputati su cui era stata richiesta la prescrizione: Giovanna Bianchini, Antonio Chiantese, Achille Timossi, Mario De Lorenzo, Antonio Cusano, Giovanni Cusano, Giovanni Pallotta, Giuseppe Pellegrino, Salvatore Maggio, Angelo De Maria, Fernando Capone, Silvano Capossela, Vincenzo Reppucci, Raffaella Reppucci, Annamaria Sparandeo, Giancarlo Sperduti e Ludovico Papa.