Progetto per San Nicola, nelle persone di Angelo Capobianco, Nico Ciampa e Pietro Iuliano, desidera prendere posizione rispetto alla recente diretta Facebook del Sindaco Vernillo.
Non siamo soliti seguire le autocelebrative dirette social del Sindaco, spesso caratterizzate da fanatismo, bugie, offese, linguaggio improprio e disinformazione. Tuttavia, questa volta abbiamo seguito la diretta pomeridiana con attenzione, curiosi di comprendere le falsità che sono state diffuse in merito a vicende istituzionali di rilevanza pubblica.
Dopo aver ascoltato, comprendiamo ancor meglio – e dovrebbe comprenderlo anche il Sindaco – perché tanti cittadini scelgono di rinnovare la carta d’identità in altri Comuni, come previsto dalla legge.
Per vergogna.
Vergogna delle bugie, vergogna dell’ignoranza dimostrata su materie delicate che un Sindaco dovrebbe conoscere.
Andiamo per ordine.
1. Pass Invalidi
Una cittadina, munita di tutta la documentazione prevista dalla legge e persino con l’invio per PEC della fototessera, ha dovuto attendere 5 mesi e l’intervento della Prefettura, dei figli, dei social e della stampa, prima di vedersi riconosciuto un diritto elementare.
Per 5 mesi il Sindaco ha continuato a respingere la richiesta, sostenendo falsamente “documentazione carente” senza mai specificare cosa mancasse o richiedere integrazioni, e continua ancora oggi a mentire, affermando che la richiesta non sia stata accolta per questo motivo, quando in realtà la documentazione era completa fin dall’inizio.
La cittadina ha appreso solo a seguito dell’intervento della stampa che il Comune pretendeva la fototessera in originale; un documento che non è essenziale né necessario ai fini del rilascio, e che appare chiaramente come una scusa.
Solo quando la cittadina, stanca di questa odissea, ha portato la foto in originale, ha potuto finalmente ottenere ciò che le spettava per legge.
Un comportamento che non può essere definito diversamente da ostruzionismo puro, trasformato in una vergogna istituzionale.
2. Residenze
La legge è chiara: entro 48 ore la richiesta va accolta in via provvisoria, con 45 giorni di tempo per le verifiche.
Se manca un documento, si chiede integrazione. Ma il richiedente acquisisce da subito lo status di residente.
Non è un’opinione: lo dice la legge.
Il rifiuto e l’ostruzionismo politico sono quindi abuso, arroganza e ignoranza normativa.
3. Udienza Penale
Sindaco, perché nella sua diretta ha raccontato solo ciò che le fa comodo?
Non entriamo nel merito di un procedimento in corso, ma va detto che lei ha sempre tentato di rinviare l’udienza, persino dichiarando impegni istituzionali ai quali poi non ha mai partecipato, come accaduto con l’assemblea dei sindaci dell’Azienda Consortile B2.
Il Tribunale, preso atto delle sue manovre, ha atteso la sua disponibilità pur di non concedere altri rinvii.
E, come se non bastasse, lei ha avuto la presunzione di anticipare una decisione giudiziale, sostenendo davanti ai cittadini che i testimoni dell’accusa avrebbero deposto a suo favore.
Un comportamento grave, irrispettoso delle istituzioni e della magistratura, che conferma l’arroganza con cui pensa di piegare la realtà al suo racconto.
Conclusione: Sindaco Vernillo, l’istituzione che rappresenta non merita questo livello di superficialità, bugie e arroganza.
I cittadini meritano verità, le falsità le racconti ai suoi amici!