- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

Benevento – Il giusto riconoscimento o forse il modo per salutare la serie B. Il presidente del Benevento, Oreste Vigorito, ha rilasciato una lunga intervista a B Magazine, il giornale ufficiale della Lega cadetta. Il numero uno della Strega ha parlato di vari argomenti, partendo dalla stagione trionfale vissuta dai giallorossi fino ad arrivare al futuro che vedrà il club di via Santa Colomba protagonista in serie A. Abbiamo selezionato alcuni passaggi dell’intervista e ve li proponiamo di seguito.

Stagione“Una stagione da record, memorabile. Credo che le congiunzioni astrali si siano allineate. A partire dalla mia, quella di Pippo Inzaghi, di Pasquale Foggia, di Salvatori e di tutto lo staff. E’ stata una stagione armonica… tutti abbiamo dato il nostro meglio”.

Promozione“Una promozione costruita dalla macerie della retrocessione di due anni fa. Più che la delusione, è stata la constatazione che per fare la A non bastava quello che mettevamo in campo: orgoglio, grinta e dignità. Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo dato una organizzazione tecnica diversa alla squadra e anche alla società, con l’ambizione di tornare in Serie A e rimanerci. Abbiamo capito quali erano stati i limiti di una società che aveva primeggiato in serie inferiori ma che mancava di esperienza. Il doppio salto dalla Serie C alla A è stato un sogno e uno schiaffo insieme: la sconfitta ci ha fatto capire che dovevamo maturare. Abbiamo messo a frutto gli errori del passato e abbiamo vinto la Serie B, mentre la scorsa volta eravamo stati promossi ai play off. Quest’anno abbiamo giocato un campionato a parte”.

Tifosi“Li ho ringraziati per il sostegno incondizionato. Nessuno ha chiesto il rimborso delle 4 partite casalinghe a porte chiuse. Ho apprezzato molto. I tifosi hanno detto che farebbero gli abbonamenti anche se si continuasse a giocare a porte chiuse. Da parte mia ho detto che se ci sarà la possibilità di aprire lo stadio entro fine campionato sarà gratis per tutti, anche per i non abbonati. Per il prossimo anno ancora non sappiamo. Non calcheremo la mano sui biglietti ma faremo i conti con un budget più in rosso che in nero. Il tifoso allo stadio è parte del calcio. Proveremo a contenere i prezzi”.

Inzaghi – “Pippo per venire da noi ha rinunciato a un ingaggio molto più alto in rossoblu. Lui è così, credo che Inzaghi sarebbe felice di allenare anche i ragazzi dell’oratorio. Vive di calcio e ama il calcio. Ha restituito fiducia all’ambiente e questo è stato il segreto di quest’anno. Inzaghi è il calcio. In ritiro quando ceniamo insieme difficilmente riusciamo a parlare di qualcosa che non sia calcio. Tra di noi c’è armonia, passione e comunità di intenti”.

Mercato“Sarà un mercato strano. Una delle cose che non facemmo tre anni fa fu quella di confermare la rosa. Quest’anno invece abbiamo la consapevolezza di avere una rosa che si è dimostrata molto più forte delle altre in Serie B. In A non sappiamo ancora, ma sicuramente l’ossatura della squadra sarà quella. Confermeremo quasi tutta la rosa. Arriveranno tre o quattro elementi con esperienza in A, giovani e giocatori di esperienza per farli crescere. Per costruire un palazzo di 10 piani ci vogliono le fondamenta solide e noi quelle le abbiamo. Vogliamo migliorare ancora per salvarci”.

Promesse“I tifosi mi conoscono da 15 anni e sanno che mi impegnerò a fare tutto il possibile per farli sorridere. Dire faremo questo o quello non mi piace, sono promesse a vuoto. Abbiamo già acquistato Loic Remy che è un nazionale francese e ha giocato la Champions. Questo è già un bel colpo! Più che una promessa è già un impegno. Non prenderemo Cristiano Ronaldo, ma di sicuro non giocherò io. Anche se mi piacerebbe esordire in Serie A al fianco di Inzaghi, e con Foggia trequartista ma il mister da questo punto di vista non ci sente proprio”.

CLICCA QUI PER VEDERE L’ULTIMO NUMERO DI B-MAGAZINE