- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Benevento – C’è stata questa mattina, al Viale Mellusi, la protesta delle sei lavoratrici del Centro Servizi del Volontariato rappresentate dalla Filcams CGIL. Tre su 9 dipendenti a tempo indeterminato non hanno inteso sottoscrivere i nuovi accordi  che prevedono spalmature di orari. Una decisione ritenuta inaccettabile. A nulla sono valsi i tentativi di negoziato, tanto che la CSV ha deciso di avviare nei confronti delle dipendenti la misura della cassa integrazione, ritenuta dalle stesse un preludio  all’allontanamento dal posto di lavoro. Paventano, tuttavia, gli estremi del mobbing e questo rende al momento impossibile la riapertura di un fronte negoziale che sarebbe invece auspicabile.

Presenti questa mattina il segretario provinciale della Cgil, Luciano Valle, e la segretaria della Filcam, Antonella Rubbo. Gina Cardone dipendente del Csv  ha espresso tutta la sua delusione: “Ci siamo rimaste molto male per la situazione in cui ci siamo ritrovate. La disponibilità nei loro confronti è sempre stata massima. Siamo disponibili a trovare un accordo per un nuovo orario lavorativo ma non possiamo fare un passo indietro dal punto di vista contrattuale. Siamo stati regolarizzati nel 2008“.

La sindacalista Rubbo ha attaccato: “Da giugno scorso abbiamo ricevuto una proposta per un nuovo contratto ma abbiamo rifiutato. Queste lavoratrici sono in cassa integrazione e non c’è stata nessuna ipotesi di dialogo per farle tornare sulle loro posizioni. E’ un centro del terzo settore. Ci aspettavamo una sensibilità maggiore e invece non è stato cosi”.