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Sant’Agata de Goti (Bn) – La protesta va avanti, in maniera serrata. Il Comitato “Curiamo la Vita” non ha alcuna voglia di fare passi indietro, anzi. C’è da difendere un presidio ospedaliero, e c’è da farlo con ogni forza perchè è troppo importante garantire la salute a una comunità intera che va ben oltre il territorio saticulano. E allora dalle catene davanti al De Liguori, dormendo in una tenda, all’occupazione del Comune prima e del Campanile poi. Tutti gesti eclatanti che hanno portato ad ottenere un piccolo risultato, ma insoddisfacente per le attiviste. Il tavolo istituzionale di domani non è ciò che era stato chiesto, serviva la presenza del ministro Grillo e del governatore De Luca. Nessuno dei due ci sarà al Centro Direzionale di Napoli e allora si torna a protestare, si torna nella casa comunale, che è diventata la vera abitazione per queste donne che stanno dimostrando coraggio da vendere. Oggi era l’appuntamento dedicato alla cittadina di Sant’Agata, le donne volevano sentirsi attorniate da compaesani e non solo per dare un segnale che questa non era solo la loro battaglia, ma di tutti. La risposta c’è stata, forse non entusiasmante o non come ci si aspettava. Probabile che il giorno di festa non abbia di certo aiutato, ma chi c’era si è fatto sentire e ha dato appoggio. Catene in bella vista e spiegazioni ai presenti, applausi e consegna di volantini in cui si chiedeva espressamente di non presentare liste per la prossima tornata elettorale, anzi ne hanno presentata una loro, provocatoria ma di impatto. Insomma la volontà di arrivare fino in fondo c’è e si sente, così come la voglia di far capire che l’Ospedale De Liguori è un patrimonio troppo importante per queste mamme, nonne e figlie.