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Si consuma sulle partecipate il primo scontro politico alla Rocca dell’era Di Maria. Piatto forte del Consiglio provinciale tenutosi questa mattina, l’approvazione degli indirizzi utili a designare i rappresentanti dell’Ente di piazza IV Novembre presso le aziende e le società partecipate.

Più che le linee guida contenute nella delibera, però, ad animare il dibattito sono state le intenzioni del nuovo inquilino della Rocca.

Ad alzare la voce, dai banchi della minoranza, Giuseppe Ruggiero. L’esponente del Pd, vice-sindaco nella sua Foiano, si conferma nelle vesti di oppositore più combattivo del nuovo corso politico alla Provincia di Benevento.

Nel mirino di Ruggiero, in particolare, la vicenda dell’Asi di Benevento, con le indiscrezioni di stampa che da giorni raccontano di un imminente cambio ai vertici del Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale, oggi presieduto da Costantino Fortunato in quota ‘democrat’.

E se da un lato il consigliere Pd considera legittima la volontà di Di Maria di imprimere un segnale di discontinuità con le gestioni passate, dall’altro lato Ruggiero invita il Presidente a non esporre l’Ente al rischio di azioni giudiziarie di carattere risarcitorio: “L’articolo 3 della legge regionale del 6 dicembre 2013 numero 19  – si legge dalla dichiarazione messa a verbale dall’esponente dell’opposizione –  dispone espressamente che la durata in carica di tutti gli organi del consorzio è di 5 anni. Le stesse disposizioni sono contenute nello statuto del consorzio ASI che è stato adeguato alla legge. L’articolo 50 del testo unico non consente l’adozione di provvedimenti in contrasto con specifiche norme di legge ed il comma 9 prevede espressamente che le nomine devono essere fatte entro 45 giorni dall’insediamento o entro i termini di scadenza dei precedenti incarichi quindi è del tutto illegittima la proposta di anticipare le nuove nomine rispetto alla scadenza naturale. Rappresentiamo che l’adozione di atti illegittimi esporrebbe certamente la provincia ad azioni giudiziarie di carattere risarcitorio con conseguenti responsabilità di natura contabile. Chiediamo che copia del presente verbale venga trasmessa alla Procura regionale presso la Corte dei Conti”.

Le linee guida approvate oggila replica di Antonio Di Mariarappresentano un atto dovuto perché è dal 1995 che la Provincia non aveva una delibera di indirizzo per le nomine. In base a quanto deliberato, farò delle valutazioni nell’interesse esclusivo dell’Ente, considerato che non è mia abitudine assumere decisioni contra personam. L’Asi? Mi confronterò con segretario e avvocato per verificare quali sono gli atti fattibili e le strade percorribili”.

Ancora senza risposta, invece, la sollecitazione – prodotta manco a dirlo ancora da Ruggiero – a indicare la data di svolgimento delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale.

La legge dispone che le elezioni del Consiglio Provinciale debbano tenersi entro novanta giorni dalla scadenza dell’organismo. Il tema, dunque, non è stato ancora affrontato”.