La cultura riformista del Psi in un centrosinistra segnato dalle dispute interne si cimenta con il prossimo appuntamento delle elezioni regionali. Il valore della tradizione dl servizio di una sinistra che deve tornare ad intercettare le esigenze della gente: questo il messaggio presentato questa mattina in Biblioteca Provinciale la lista del Psi Avanti Campania con i due candidati Angelo Miceli, consigliere comunale di Benevento, e Maria Teresa Imparato, nata a Castelvenere, dirigente scolastica a Bojano in Molise.
Presente il segretario nazionale Vincenzo Maraio e Luigi Diego Perifano della segreteria nazionale del Partito come responsabile Giustizia. Attenzione alle aree interne, ai giovani, al mondo della scuola e alle fasce deboli. Parole d’ordine: ascolto e dialogo e sostegno convinto al candidato presidente del Centro Sinistra Roberto Fico.
Maria Tersa Imparato, prendendo per prima la parola, ha sottolineato di essere un’inguaribile sognatrice: “Nasco docente, oggi sono dirigente scolastica, ma nel mio cuore batte sempre il cuore di una insegnate. Da dirigente continuo a guardare negli occhi i ragazzi che si affacciano alla vita e vedere in questi ragazzi la luce della speranza che piano piano si affievolisce perché non hanno una libertà di scelta. Dopo la scuola o c’è l’università oppure fare i bagagli, preparare la valigia e andare realizarsi altrove è qualcosa che mi addolora profondamente per cui questo è sicuramente uno dei motivi principali che mi ha spinto a candidarmi perché credo fortemente della possibilità di rilancio delle aree interne”.
La parola poi è passata ad Angelo Miceli che ha sottolineato: “La mia ispirazione nasce da una tradizione fondamentalmente di area progressista all’interno del centrosinistra. Il mio impegno parte dal 2001 e con l’amico e compagno Luigi Diego Perifano dopo l’esperienza
delle comunali. Io e lui abbiamo deciso di strutturare in maniera più organica il progetto delle comunali che sappia coinvolgere la provincia di Benevento in questa difficile contesa per le elezioni regionali”.
Poi Miceli ha aggiunto: “E’ difficile coinvolgere i cittadini che sono ancora indifferenti su questi temi e per cui il compito principale è quello di cominciare a relazionarsi col tessuto sociale ed economico di questa provincia per tentare di invertire la rotta dell’astensionismo”.
Miceli, che si è definito un operatore al servizio della comunità, ha continuato: “Occorre porre al centro della propria azione anche il concetto della politica come impegno e servizio a favore della comunità stessa. Quindi faremo una campagna elettorale di ascolto e di avvicinamento delle istanze territoriali e cercheremo di proporre soluzioni concrete. Perché deve pur finire questa sorta di marketing delle problematiche senza poi spiegare un minimo di soluzioni pratiche concrete. Noi sappiamo che il nostro territorio è un territorio soggetto a una vasta crisi di spopolamento e di mancanza di risorse in termini infrastrutturali di servizi essenziali ma anche di opportunità di lavoro”.
Quindi ha continuato: “Dovremmo tentare in ragione di questa strategicità delle aree interne del nuovo scenario inclusivo della Regione Campania. Una Regione più aperta al porre al centro degli obiettivi appunto temi come il lavoro, creazione di opportunità in termini di ecosistema quindi ambiente e sviluppo sociale seguendo quelle che sono un pò le direttrici dei driver di sviluppo oggi moderni e consolidati che sono quelli di una possibile implementazione, di una sanitaria di prossimità, di un’azienda turistica a sostegno delle nuove risorse occupazionali e fare in modo che nessuno si senta lasciato indietro per cui immaginare anche proposte a livello regionale come un’eredità per tutti i giovani fragili in modo da porci nelle condizioni di portare avanti questa politica e tentare anche in questo senso di legittimare politiche per la restanza giovanile nelle aree interne.”
Miceli ha spiegato: “Noi abbiamo un grandissimo problema di emigrazione e giovani. Serve un disegno strategico più ampio, sui temi ambientali, i temi del turismo, i temi dell’occupazione e i temi dei servizi essenziali sono quelli che oggettivamente un monitoraggio costante. Ci sono delle opportunità in termini di evoluzione”. Quindi ha concluso: “Non immaginare le aree interne come un settore ma piuttosto immaginare la strategia delle aree interne come una politica organica regionale”.
Ha concluso poi il segretario nazionale Maraio che ha sottolineato come sia necessario l’unità e il dialogo: “Parlare al mondo cattolico e all’associazionismo”. Maraio è convinto: “Ci attestano al 5%. Saremo la sorpresa della Regione Campania. Questo è un laboratorio politico. Ma con Fico già ci siamo sentiti e occorre fare di più per le aree interne. Occorre usare un linguaggio coerente e chiaro. Bisogna superare gli steccati storici. La sinistra deve tornare ad essere quella dei diritti e doveri. Aiutare i più fragili “
Infine fiducia nel candidato Fico, nelle parole del segretario nazionale: “E’ stato ridato fiducia ai partiti e sui programmi c’è stato confronto”