- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Benevento – Se non è psicosi poco ci manca. Il tempo di annunciare l’imminente nuovo passaggio in zona rossa e il conseguente lockdown che in Campania è partita la corsa alla spesa pazza. File lunghe in tutti i punti vendita della città, ore di attesa prima di poter accedere e far man bassa di ogni genere possibile e immaginabile. Un po’ come in tempi di guerra o come se la fine del mondo fosse alle porte.

Una psicosi, come detto, ma del tutto immotivata. Una corsa alla scorta che non ha senso di esistere se si pensa che, tra le tante attività obbligate a chiudere, di sicuro non ci sono quelle legate ai generi di prima necessità e a tutta la filiera ad essi collegati (produzione, consegna e rifornimento scaffali). Questo problema non c’è mai stato anche quando la situazione era più critica di adesso.

Eppure capita di vedere ancora scene del genere e capita di imbattersi in uno scontrino che ha dell’assurdo. Nella giornata di ieri, infatti, qualcuno è stato capace di fare spesa in un noto punto vendita della città arrivando a sommare la cifra di oltre 700 euro di beni di prima necessità. Considerando i prezzi di ogni singolo pezzo (esiste uno scontrino che, per una questione di privacy non sarà pubblicato per intero) pare scontato che la persona in questione sia uscita dal punto con un convoglio di carrelli pieno come il miglior Benevento – Napoli via Valle Caudina di inizio giornata e senza pandemia. Ricolmo fino all’inverosimile.

Una situazione che strappa un sorriso, ovvio, ma lascia anche pensare su cosa possa generare nella mente delle persone una situazione del genere, come possa essere vissuto un momento critico e cosa possa comportare. In tutta questa grande crisi, in tutta questa difficoltà immensa, un grosso ruolo lo gioca anche l’aspetto psicologico dell’essere umano, capace di reagire all’estremo se gli viene detto che la fine del mondo è vicina o di essere leggero se gli viene negata la realtà del momento.