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“L’ultimo provvedimento adottato in Consiglio si è reso necessario per togliere i cittadini dall’incombenza di pagare oltre 100mila euro di sanzioni”. Lo rende noto il sindaco di Puglianello Francesco Maria Rubano, che sottolinea come l’approvazione della delibera “Estensione della definizione agevolata delle entrate regionali e degli enti locali, previsto dall’art. 15 del Decreto Legge 30 aprile 2019 n.34” abbia consentito di dilazionare i pagamenti delle morosità di ciascun residente fino al 2021, spalmandoli comodamente su tre annualità. “Di fronte a questa nostra iniziativa a salvaguardia delle tasche dei cittadini, ai quali abbiamo di fatto impedito di doversi salassare nel giro di qualche giorno. Se non fossimo intervenuti infatti, la scadenza degli importi per intero andava saldata entro il 30 giugno”. La maggioranza che fa capo al primo cittadino ha votato compatta in favore del provvedimento, mentre la minoranza sul punto ha preferito astenersi. “Ritengo che la mancata votazione a favore della proposta di delibera da parte del gruppo di opposizione sia un fatto molto grave. Piuttosto che appoggiare e condividere un atto che andava incontro alle esigenze della popolazione – spiega Rubano – hanno scelto di fare polemica spicciola. In particolare Antonello Pacelli facendo riferimento a questioni di lana caprina e invocando la mancanza di alcuni passaggi formali come la convocazione della conferenza dei capigruppo, infastidito dall’urgenza con cui è stata radunata l’assise, si è appigliato allo Statuto comunale lanciando accuse e invettive per il mancato coinvolgimento, senza sapere che era tutto previsto dal Regolamento del Consiglio comunale. Quando ci si trova di fronte a scadenze imminenti, occorre agire con tempestività onde evitare di creare problemi ai contribuenti. Invece di lanciarsi in polemiche di basso livello, dovrebbero prima approfondire il contenuto dei regolamenti. Mi meraviglia che chi in campagna elettorale sosteneva di potermi mettere in tasca commetta errori del genere, ponendosi in modo rissoso e cattivo, rifiutandosi si collaborare per partito preso e minando con i suoi atteggiamenti la serenità della comunità. Avrebbero potuto sostenere il provvedimento e complimentarsi con chi lo aveva adottato, ma come al solito hanno preferito dare spettacolo agli occhi dell’intera provincia, buttandola in caciara sugli organi di informazione e interessando addirittura il Prefetto, perdendo di fatto l’ennesima occasione per guadagnare un po’ di credibilità agli occhi della cittadinanza”.