Si è raccontato a cuore aperto e lo ha fatto con la sua proverbiale sincerità. La carriera raccontata a OCW Talk, incalzato dalle domande di Pancio. Gli inizi, le giovanili all’Inter con Balotelli e Mourinho, l’esperienza all’estero e poi, il focus sull’avventura nel Sannio.
E’ la carriera di Luca Caldirola, attuale difensore del Monza con trascorsi in giallorosso. Il racconto della sua avventura all’ombra della Dormiente è un mix di emozioni positive e delusioni. “A 26 anni avevo quasi perso la voglia di giocare, al Werder Brema ero finito nell’under 23 senza poter scendere in campo. Pensai di lasciare il calcio, intanto cambiai procuratore e mi affidai a Davide Lippi. Una sera mi chiama e mi fa, vai a Benevento, è l’unica squadra che ti vuole!
Risposi, Benevento? E dove si trova? Vado a cercare sulla cartina, c’era Napoli ma di Benevento non sapevo nulla. Poi dovevo giocare in serie B, un declassamento che non mi aspettavo. Mi dico – ha raccontato Caldirola – se l’ultima chance è questa me la gioco. Arrivo a Benevento, guardo la città, dico mah. Venivo dalla Germania, tutto perfetto e mi dicevo: no, non posso stare qua! Poi faccio le visite mediche e mi trovano pure un problemino cardiaco che non sapevo di avere. Dopo due giorni di Holter passo le visite e firmo”.
Da quel momento, la rinascita di Luca Cardirola. “Posto nuovo, gente nuova, molto affettuosi. I compagni – ha proseguito l’ex difensore giallorosso– mi hanno subito portato a mangiare, mi sono subito sentito rinato. Iniziavo a star bene, a giocare. A luglio arriva Pippo Inzaghi e da quel momento l’ascesa: il record di punti in B poi una serie A con un girone di ritorno tremendo. Io mi infortunio dopo uno scontro con Dybala, vinciamo solo allo Stadium con la Juventus. Col Crotone a due giornate dalla fine non riusciamo a batterli e retrocediamo in serie B meritatamente. Ma lasciare Benevento mi ha lasciato lo stesso magone di quando sono arrivato, sono stato davvero bene nel Sannio dove tra l’altro ho trovato l’amore della mia vita”.