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Benevento – Giuseppe De Lorenzo: una furia. È nel cliché del personaggio, nulla di particolarmente inedito. Da assessore e da professionista lo ricordiamo spesso sulle barricate. Questa volta lo psichiatra torna su argomenti pregressi e che risalgono al maggio del 2016, alla morte di un paziente deceduto per infarto. All’epoca dei fatti De Lorenzo non era più il titolare del reparto che fa capo all’ASL. La magistratura gli ha dato ragione ma gli ha negato il conforto sulla questione del mobbing che l’ex assessore di Fausto Pepe aveva reclamato.

La conferenza stampa è scaturita dopo una nuova affermazione del direttore generale dell”Asl Picker che lo scorso anno è tornato ad addebitare a De Lorenzo la paternità morale dei fatti. “Io conservo tutta la memoria stampa degli ultimi anni, dice il medico, e contesto ogni sua pretesa di riversare su di me responsabilità che non mi appartengono”. Giuseppe De Lorenzo, già responsabile del Reparto di Psichiatria dell’Ospedale “Rummo” di Benevento, promette battaglia a colpi di denunce e querele per le conseguenze civili e penali relative alla dolorosa vicenda del 22 maggio 2016.

In quella giornata nel corso della inchiesta che ne seguì venne accusato di averne causato il decesso per colpa e negligenza.  Solo che, ha obiettato con forza sin da subito e ancora oggi in quella data non solo non era in servizio, ma era addirittura già andato in pensione da quindici giorni. De Lorenzo ritiene responsabile di quelle accuse il Direttore Generale dell’Asl di Benevento, da cui il Reparto dipendeva e dipende, il dott. Franklin Picker: infatti fu proprio il manager ad accusare più volte la struttura di inefficienza ed incapacità che sarebbero state le cause dirette della morte dello sventurato paziente.

Ora, è bene precisare che, dal punto di vista penale, la Magistratura ha disposto l’archiviazione della vicenda nello scorso anno, indicando come “naturali” le cause della morte del paziente. Ma, nonostante ciò, il Dirigente Picker avrebbe continuato ad accusare per quella vicenda, nel contesto di una accusa di mobbing, che vedrebbe coinvolto proprio De Lorenzo. Il medico, che ha convocato oggi i giornalisti presso il proprio studio privato in piazza Cardinal Pacca, nel confermare la propria estraneità alla vicenda, ha dichiarato che non intende far passare sotto silenzio il comportamento del Direttore Picker e tutelare la propria onorabilità in tutte le sedi.  De Lorenzo ha poi attaccato De Luca sulla questione ospedaliera e non le ha mandate a dire: “La situazione sanitaria ha ormai raggiunto un livello di degrado assistenziale mai avuto in precedenza. Mi dispiace che l’ospedale sia ridotto così, lì ho trascorso la vita. La gente è terrorizzata se gli dico di andare al Rummo a curarsi.  Mi sono sentito rispondere di no al consiglio dato ai pazienti di rivolgersi all’ospedale”.

E infine un’ultima bordata: “E’ possibile assistere ad una prenotazione per un elettrocardiogramma a nove mesi dalla data richiesta? Una prova da sforza a dieci mesi? Una visita oculistica dopo un anno? E De luca che dice che va tutto bene. Non mi sembra corretto”.