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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Valentino Soreca, il coordinatore regionale di Radici.

Non ci è mai piaciuto vantare di avere ragione ma questa volta è proprio il “vertice Ge.Se.Sa” a comunicare che prima di una eventuale chiusura dei pozzi, a cui attinge la fornitura idrica cittadina (palesano questa evenienza), è bene adoperarsi per la richiesta di una maggiore portata dell’acqua del Biferno. Ricordando e ribadendo (ancora una volta) che mai nessuno ha messo in dubbio la potabilità dell’acqua che sgorga dai nostri rubinetti (piace ricordare che lo slogan che l’azienda utilizza: “Gesesa l’acqua di casa tua” fu di mia creazione) abbiamo  sempre e soltanto denunciato in essa la presenza di preoccupanti fattori e valori inquinanti. Con piacere apprendiamo dalla stampa che (finalmente) la Ge.Se.Sa (come veniva esortata dal 2018) ha deciso di adoperarsi per fornire a tutta la città l’acqua del Biferno (ancora oggi le aiuole vengono innaffiate con l’acqua buona del Biferno ed i cittadini della zona bassa dissetati con acqua dei pozzi). Se (sulla potabilità) confusione vi è stata (da noi mai messa in dubbio) essa nasceva e nasce dalle continue dichiarazioni della stessa Ge.Se.Sa e di qualche “rappresentante” (poco informato) del Comune di Benevento che (pur di non ammettere l’aumento dei valori e fattori inquinante nella falda dei pozzi) continuava e continua (come un fumogeno utile a coprire la visione della denuncia fatta) a contrapporre alla realtà degli inquinanti risposte sulla stessa potabilità creando (e giusto ripeterlo e ribadirlo) confusione e (probabilmente) allarmismo generale.
Finalmente sembrerebbe (il condizionale e d’obbligo) che l’amministratore delegato di Ge.Se.Sa, Vittorio Cuciniello (seppur a sette mesi dalla prima denuncia) stia ammettendo che le segnalazioni (denunce) di aumento dei valori inquinanti presenti nell’acqua fornita alla zona bassa della città (più del 60% dell’utenza cittadina) sono stati rilevati ed inducono ad adoperarsi presso la Regione Campania per la richiesta di una maggiore fornitura di acqua del Biferno. Anche questa una decisione che (sostenendo le ragioni della associazione AltraBenevento promotrice della preoccupazione) era stata suggerita con voce ferma e decisa. Una battaglia vinta dalla Popolazione di cui (insieme ad AltraBenevento) ci siamo fatti portatori della “preoccupazione”. Il nostro auspicio è che il tutto si decida e si compia in tempi brevi (ogni eventuale e futuro disagio  sarebbe da imputare solo ed esclusivamente ai ritardi posti in essere) onde prevenire il rischio di una crisi idrica nelle zone alimentate dai pozzi, qualora sarebbe imposta la loro chiusura. Ipotesi che, guarda caso, lo stesso amministratore sembra paventare (chissà perché se da sempre si affermava che non avevamo ragione). Al fiume delle parole spese nel suo comunicato (rispondendo) si coglie l’occasione per indirizzare a lui ed alla stessa azienda un monito ed incoraggiamento: Meno chiacchiere e … facit i fatt ambress ambress(!)“.