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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a firma della Confcommercio Benevento in relazione all’attuale stato delle rampe di collegamento tra la SS 372 Telesina e la zona industriale PIP Olivola-Roseto:

“Ci rallegra leggere che anche la stampa locale si e’ interessata alle rampe sulla telesina- scrive la Confcommercio. Opportuno ricordarne il travagliato iter: nel 2000 venne promossa una petizione da Confcommercio per ridare slancio all’area industriale e commerciale fortemente penalizzata dalla chiusura degli accessi avvenuta all’inizio degli anni 90′ in concomitanza all’ampliamento della Telesina. 1250 furono le firme corredate dalle richieste degli abitanti delle contrade interessate che supportarono l’iniziativa insieme a più di sessanta aziende commerciali industriali e artigianali presenti. Grazie, alla condivisione e all’interessamento del Prefetto dell’epoca Ciro Lomastro si riuscì a presentare un progetto iniziale, che ottenne, dopo non poche traversie, l’autorizzazione di Anas. All’epoca la giunta comunale era guidata dal sindaco D’ Alessandro, parliamo del 2005.”

“Nel 2008 – prosegue Confcommercio Benevento – il Comune a guida del sindaco Pepe, fu indetta la prima gara d’appalto per i lavori, che solo nel 2012 furono appaltati. Per l’apertura del cantiere abbiamo dovuto attendere il 2016 con l’insediamento della giunta guidata dal sindaco Mastella e ora ci chiediamo se si riuscirà finalmente a portare a termine il progetto, o come è facile prevedere bisognerà aspettare la prossima tornata elettorale. Da tempo abbiamo scelto, anche, di evitare ulteriori ed inutili sollecitazioni all’assessore al ramo avv. Mario Pasquariello. La Salerno Reggio Calabria risulta una passeggiata se paragonata alle quattro divenute poi tre rampe di accesso di contrada Roseto e Olivola. Con immenso piacere prendiamo atto del fatto che altri soggetti si interessano a questa infinita vicenda che di fondo aveva l’obiettivo di ridare un minimo di interesse al comparto produttivo dell’area e ovviamente non di meno facilitare e rendere più vivibile l’accesso nella zona alle migliaia di famiglie residenti”.

“Contrada Roseto, Fasanella, Olivola, Pamparuottolo non hanno mai avuto da parte delle amministrazioni comunali la giusta considerazione basti pensare che, oggi,  la grande risorsa delle ZES riguarda solo l’area industriale di Ponte Valentino una zona, che a nostro avviso,  più che di nuovi insediamenti necessitava di migliorare la rete infrastrutturale al fine di garantire una certa e duratura permanenza delle attività già esistenti. E’ ancora vivo il ricordo dei danni procurati dall’alluvione 2015 e per quanto ne sappiamo nulla ancora è stato fatto per prevenire eventuali altre catastrofi. Anzi per certi versi si rasenta il ridicolo;  è il caso di ricordare che Contrada Roseto e’ stata  completamente esclusa dal contributo che la stessa Terna ha riconosciuto ai territori comunali interessati dall’invasivo elettrodotto già realizzato, parti di quei fondi forse potevano essere utilizzati a riparare e rendere transitabili le già note strade complanari. Basta farsi un giro per le contrade suddette per notare lo stato di degrado in cui versano senza più il ben che minimo requisito di sicurezza per chi le percorre, segnaletica zero, asfalto divelto ed erbacce e arbusti che oramai invadono anche la sede stradale. A quanto è dato sapere, di quei fondi, le maggiori risorse sono state impegnate in città. Ci auguriamo che anche altri possano farsi portavoce dell’enorme disagio che le aziende sono costrette da anni a vivere in quella zona, fatto che di certo non favorisce o invoglia ne nuovi investimenti ne degli utenti per raggiungerle”.