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La Cassazione ha condannato la Asl di Benevento a pagare 4mila euro ad un automobilista per i danni causati «da un cane randagio che aveva investito la sua autovettura» mentre marciava sulla strada statale Caianello Benevento.

Una sentenza destinata a fare scuola. La Asl beneventana, infatti, nel ricorrere in Cassazione chiedeva di addossare l’intera responsabilità al comune, condannato in via solidale, sostenendo che «non ci sarebbe un obbligo per la Asl di controllo continuo del territorio comunale ma solo un obbligo specifico di intervento per la cattura dell’animale randagio a seguito di segnalazione».

Tesi rigettata dal giudice di legittimità di ultima istanza (sentenza 22522 – Terza Sezione Civile) che ricorda come la disciplina nazionale (legge n. 281/1991) ha demandato la competenza a legiferare in materia di randagismo alle Regioni, «e la Regione Campania (legge 16/2001) ha affidato la competenza della vigilanza e del controllo del randagismo, con accalappiamento e trasferimento degli animali randagi nei canili pubblici, ai servizi veterinari della Asl, mentre ha riservato ai Comuni il compito di munirsi dei canili nei quali ricoverare i cani catturati e quello di risanare le strutture esistenti».

A causare l’incidente fu il repentino attraversamento della strada, per unirsi al branco, da parte di un cane incustodito