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Continua il processo per un colpo da tredicimila euro a un distributore Esso lungo la Strada Statale Appia, nell’ottobre del 2017. Imputati Giuseppe La Montagna, 60 anni, Salvatore Pedata, 22 anni, entrambi di Casoria, arrestati in flagranza di reato con l’accusa di rapina aggravata in concorso e porto abusivo di arma clandestina, e Giovanni Barra, che secondo l’accusa, avrebbe aiutato i due uomini nella rapina. Impegnati nella difesa gli avvocati Gerardo Giorgione e Domenico Castaldo.

Presso il Tribunale di Benevento, dinanzi al giudice Pezza, è comparso il benzinaio che ha ricostruito in aula i momenti della rapina. L’uomo in particolare ha ricordato come i malviventi lo avevano colpito alla testa con il calcio della pistola e lo avevano costretto a farsi consegnare l’incasso della sera precedente, circa 13mila euro. Davanti al gip sono comparsi altri due testimoni, due donne, che hanno ripercorso gli attimi di quella mattinata. In aula ascoltato anche il Maresciallo dei carabinieri del comando di Santa Maria a Vico che effettuò l’arresto dei malviventi. Raccolte le informazioni il giudice ha fissato la prossima udienza il 17 marzo 2023 per ascoltare altri testimoni. 

LA RAPINA E L’ARRESTO

Il benzinaio, sorpreso all’apertura dell’impianto, era stato rapinato dell’intero incasso del fine settimana: i malviventi, in tre, lo avevano anche colpito con il calcio di una pistola per costringerlo a consegnare il ricco bottino, per poi scappare a bordo di una Hyundai Athos azzurra. Il benzinaio era stato poi portato in ospedale, dove gli erano state riscontrate ferite alla testa guaribili in otto giorni. Poco dopo i carabinieri riuscirono a risalire rapidamente ai malviventi, grazie al dispositivo anti-rapina presente sull’automobile e recuperata ad Arienzo. Successivamente, i militari di Santa Maria a Vico avevano arrestato due dei tre rapinatori, che si trovavano proprio nella cittadina casertana. Perquisiti, le Forze dell’Ordine avevano ritrovato sia una pistola Beretta 9×21 con matricola abrasa ed un caricatore con 12 colpi, assieme a due passamontagna e poco più di ottomila euro in banconote di vario taglio: tutto posto sotto sequestro.