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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Antonio Reale in merito alla questione contrade.

Che Benevento è una città in cui si vuole e si deve puntare forte sul turismo si è detto spesso, ed effettivamente di turisti negli ultimi giorni se ne vedono spesso: nel centro storico ovviamente, ma cosa ben più sorprendente, nelle contrade.
Eh già, perché sono in tanti quelli che negli ultimi giorni vanno a spasso per le nostre contrade… scoprendole, perché non c’erano mai stati prima, e per questo si può parlare a tutti gli effetti di flussi turistici.
Candidati che parlano di ripartire dalle contrade, senza averle mai viste: e non è un’esagerazione, in molte non ci hanno mai messo piede davvero perché non ne hanno mai avuto motivo… salvo, appunto, i motivi elettorali.
E invece le contrade esistono: io lo so perché ci vivo, da sempre, e quando ho avuto l’onore di sedere in consiglio comunale o di avere un ruolo in Giunta ho pensato alla mia gente.
I numeri civici? Sono arrivati nelle contrade perché ci ho pensato io, perché conosco il problema avendolo io stesso, e per questo è partita la numerazione.
Il ponte di Serretelle? E’ un’opera a cui tenevo fortemente, perché funzionale a cittadini che o sarebbero tagliati fuori o costretti a rischiare, su un’opera pericolosa.
Nella stessa zona servirebbe una viabilità alternativa: nelle feste i residenti sono costretti a passare ore per tornare a casa, dovendo superare il traffico del centro commerciale e non avendo altre strade oltre che l’Appia.
E poi Contrada la Francesca coi tralicci, i problemi della raccolta nella altre contrade, le strade dissestate… sono problemi che esistono ogni giorno, non solo in campagna elettorale.
Ma noi residenti delle contrade siamo persone semplici: accogliamo tutti, ascoltiamo tutti e abbiamo buona memoria, ricordiamo le facce di chi c’è tutti i giorni e chi ogni cinque anni”.