Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Angelo Miceli, Consigliere Comunale di Benevento e Candidato al Consiglio Regionale della Campania nella lista Avanti-PSI con Fico.
Accolgo con favore l’iniziativa della CIA, che mette al centro un tema fondamentale per lo sviluppo sostenibile del nostro territorio: il ‘Reddito di Contadinanza’ rappresenterebbe una leva strategica per contrastare gli svantaggi e garantire stabilità economica e sociale a chi è custode del nostro paesaggio, della biodiversità e delle tradizioni rurali.
Va certamente sottolineata l’importanza di questa misura, soprattutto per le condizioni strutturali che caratterizzano l’agricoltura nelle aree interne e montane della Campania. Chi lavora in queste zone si trova ad affrontare sfide significative: infrastrutture spesso carenti, collegamenti difficili, costi di produzione più elevati e una costante lotta contro lo spopolamento.
Per chiunque desideri affrontare le sfide più complesse del nostro tempo e puntare a un futuro migliore, l’agricoltura dovrebbe essere il punto di partenza per ogni riflessione. È infatti in questo settore che si manifestano, spesso in modo contrastante, tutti gli aspetti legati alla produzione del cibo, il nostro bene primario e indispensabile. L’agricoltura è anche il crocevia di questioni cruciali come il commercio, le difficoltà economiche degli agricoltori, l’abbandono delle aree rurali, la crisi ecologica, i mutamenti climatici e la sicurezza alimentare.
Come avviene per ogni altro settore economico-produttivo, è indispensabile che venga riconosciuto anche il ruolo degli agricoltori e che le relative funzioni e competenze ricevano la dignità e la tutela che meritano. Per ragioni di giustizia sociale, certo, ma anche per il bene comune!
Ribadisco, quindi, il mio impegno a sostenere politiche che valorizzino l’agricoltura come motore di sviluppo e coesione sociale: la Campania deve riconoscere e premiare l’impegno degli agricoltori, vera e propria spina dorsale delle aree interne. Investire nel loro futuro significa puntare sulla qualità della vita e sulla salute della collettività, creando filiere locali più forti e integrate.
Qualora eletto, mi impegno a portare questa proposta all’attenzione del Consiglio Regionale per garantire che il “Reddito di Contadinanza” diventi una misura strutturale e un pilastro delle future politiche agricole regionali, in linea con una visione di sviluppo territoriale equilibrato e inclusivo.






















