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Domenica 29 giugno si conclude a Pietraroja (BN) la prima edizione di Ri_Genera Pietraroja, un programma culturale che per tre settimane ha trasformato il borgo del Matese in un laboratorio diffuso di arte, ecologia e partecipazione civica. Con la direzione artistica dell’Associazione Ru.De.Ri. – Rural Design per la Rigenerazione dei Territori, la rassegna ha attivato pratiche artistiche, ecologiche e comunitarie volte a promuovere una rigenerazione sostenibile del territorio, ispirandosi ai principi del New European Bauhaus.

Nel corso delle settimane, Ri_Genera Pietraroja ha ospitato workshop, laboratori intergenerazionali, performance, incontri con artisti, studiosi e poeti, coinvolgendo attivamente cittadini, studenti, ricercatori e artigiani in un processo di trasformazione collettiva del paesaggio.

La giornata conclusiva del 29 giugno è interamente dedicata all’Osservatorio del Paesaggio del Matese e rappresenta il momento di restituzione pubblica delle residenze artistiche che hanno animato il borgo. A partire dal mattino, Pietraroja si apre alla cittadinanza e ai visitatori attraverso una serie di interventi site-specific a cura di Marco Amore e Matteo Binci, che offrono visioni poetiche e politiche sul paesaggio e sulle sue narrazioni possibili.

Tra i progetti presentati: le sei bandiere di Diego Gualandris, un’opera collettiva realizzata insieme a bambini e abitanti del paese, che riflette sull’identità come costruzione relazionale e in divenire. Le bandiere, tinte con colori naturali ottenuti da fiori, spezie e vegetali del territorio, trasformano lo spazio pubblico in una costellazione visiva e affettiva. Abitare. Voci nelle rovine di Domenico Mennillo, installazione video che alterna riprese live dei paesaggi montani a filmati in pellicola, costruendo un dialogo tra presente e memoria, osservazione e immaginazione. Pranzo d’artista di Andrea d’Amore, gesto conviviale e performativo pensato come momento di condivisione e ascolto tra umani e non umani, nato dalla relazione con il territorio e i suoi prodotti. Hardcore di Benedetta Fioravanti, un video stratificato che intreccia materiali d’archivio e riprese recenti per raccontare il paesaggio come organismo relazionale, sfuggente e in trasformazione. Completano il programma Voci di Pietraroja, un progetto corale di raccolta di memorie e testimonianze della comunità, e la mostra collettiva Carte Sannite, frutto del laboratorio artistico-letterario condotto nel Mountain Lab da studenti e docenti delle Accademie di Belle Arti di Milano e Napoli insieme a poeti contemporanei.

Ri_Genera Pietraroja si propone come modello di rigenerazione territoriale fondata sull’ascolto, la cooperazione e l’immaginazione. Un progetto che unisce cultura, creatività, sostenibilità e partecipazione per valorizzare le risorse locali e attivare nuove visioni del vivere insieme. L’iniziativa è parte dell’Intervento per la rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici, finanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.1: “Attrattività dei borghi storici”, con il contributo dell’Unione europea – NextGenerationEU.

Diego Gualandris, Zebracane Mangiatutti, dipinto animato, 2021. Foto Valentina Sammaciccia