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Benevento – “Nel Sannio c’è assoluta urgenza di aumentare i controlli su chi è impegnato nelle strutture sanitarie e di estenderli anche a tutti coloro che lavorano a contatto col pubblico”.

Inizia così la nota stampa della senatrice pentastellata Ricciardi.

“Sono giorni che il Movimento 5 Stelle, per il tramite di parlamentari, portavoce e attivisti sta insistendo sulla questione. Dopo svariate sollecitazioni, ben vengano i test rapidi sugli operatori sanitari del pubblico, ma è necessario ampliare il bacino dei tamponi anche alle strutture ospedaliere private, alle Forze dell’Ordine impegnate sul campo e ai titolari e dipendenti di supermercati, mini-market, negozi di generi alimentari, farmacie, servizi postali, servizi di pulizia (in particolare negli ospedali e nelle cliniche), servizi di trasporto, edicole e tabacchi. Siamo consapevoli che non c’è la possibilità di fare tamponi a tutti (e che neppure sia utile), ma più è elevata la forchetta fra tamponi e positivi, più vuol dire che il controllo è capillare e i numeri sono affidabili. Diversamente non avremmo mai reale contezza degli infetti. Testare i sintomatici e i loro contatti non basta”

“In Campania per fortuna – continua la senatrice – il contagio corre ancora ad una velocità diversa rispetto al nord Italia, ed è quindi ancora possibile fare uno screening efficace. Nel Sannio, al netto del caso di Villa Margherita, la diffusione del coronavirus è ancora più lenta che nel resto della regione e dunque un sistema di monitoraggio più mirato, per un’area da coprire che sicuramente è più piccola delle altre, può essere una validissima opzione. Estensione dei tamponi non significa effettuare verifiche a tappeto, ma occorre una strategia diagnostica più razionale e soprattutto ben calibrata. Gli operatori sanitari delle strutture di Benevento e provincia vanno sottoposti al test indistintamente, tutti, senza eccezione alcuna. Sono i primi che devono essere tutelati. In questo modo si possono anche individuare i positivi asintomatici, ovvero medici e infermieri che poi, come al sta accadendo nelle regioni settentrionali, possono continuare a lavorare nei reparti Covid senza il timore di essere infettati. Si eviterebbe così anche di esporre al contagio i loro colleghi negativi. Vanno fatti test anche sui guariti e su chi ha sintomi lievi: molti stanno a casa 15 giorni con sintomi tranquillamente attribuibili al coronavirus, poi stanno meglio e guariscono. Ma alcuni sono ancora positivi. Su di loro è evidente l’utilità del tampone, per evitare che diventino inconsapevolmente veicolo di contagio. Sappiamo che i tamponi hanno un costo e che è difficile trovarne in commercio, così come siamo a conoscenza del fatto che i reagenti scarseggiano, ma ribadisco che siamo disponibili a contribuire all’acquisto di questi strumenti di controllo fondamentali per anticipare la trasmissione del Covid-19 e anche ad impegnarci per reperirli. Insieme con Pasquale Maglione e Danila De Lucia abbiamo contattato il direttore generale dell’Asl Gennaro Volpe e stiamo stabilendo con lui le modalità per partecipare all’acquisto dei tamponi e individuare l’azienda che ce li dovrà fornire per poi consegnarli alla Centrale Operativa del 118 di Benevento”.

“Gli attivisti locali del M5S – conclude – hanno inoltre lanciato una campagna di crowdfunding per finanziare l’acquisto di test rapidi che potranno essere somministrati a tutti gli operatori di soccordo. Sarà possibile aderire e fare una donazione sulla piattaforma gofundme.com”.