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“Ti dedicheremo qualcosa di importante, esempio virtuoso di come si amministra”.
E’ la promessa del sindaco di Benevento Clemente Mastella, presente questa mattina con la con fascia tricolore, all’ultimo saluto presso la Chiesa di Santa Maria della Pace e Santa Rita ad Antonio Pietrantonio, scomparso nella mattina del 3 luglio, che lo ha preceduto tra il 1982 e il 1992 nella carica a Palazzo Mosti. Mastella ha assicurato alla Famiglia Pietrantonio la sua volontà di tenere salda la memoria dell’ex Sindaco per le future generazioni a ragione delle sue opere per la Città ed il territorio sannita.
Nella Chiesa del quartiere Pacevecchia erano presenti tantissimi cittadini e tante autorità. La partecipazione della comunità era simboleggiata dalla presenza del Gonfalone listato a lutto della Città Medaglia d’oro al Valor Civile. Oltre a Mastella, Sindaco in carica, era presenta anche un altro ex Sindaco, Sandro D’Alessandro

La Messa è stata officiata da Don Pompilio Cristino che nella sua omelia ha sottolineato: “Oggi viviamo il lutto della città di Benevento, una città alla quale il nostro fratello Antonio ha dato tanto. Lui è cresciuto nell’azione cattolica e lui insieme al sindaco Mastella e a Mario Pepe faceva parte del gruppo che venivano chiamati filosofi. Quando venne eletto sindaco progettò il Centro La Pace, un suo sogno che poi è stato realizzato e il suo impegno amministrativo e nella scuola è stato fondamentale” .

Don Pompilio si è soffermato su due aneddoti. Il primo riguarda il momento storico della visita nel capoluogo sannita del 1990 di Giovanni Paolo II per l’inaugurazione del Seminario Arcivescovile: “La visita del Papa fu per lui una grandissima emozione. Mi chiamò la sera prima e mi disse: dobbiamo accogliere il Papa come merita”. Un altro momento molto importante fu rappresentato dalla visita in città del Cardinale Joseph Ratzinger, futuro Papa Benedetto XVI, che venne mentre Pietrantonio non era già da tempo Sindaco, ma dirigente scolastico dell’Istituto Professionale Alberghiero che lui aveva rilanciato: “Ci sentimmo, e io proposi a Pietrantonio di far andare l’allora cardinale Ratzinger all’Alberghiero dove lui era preside. Rimase veramente colpito da questa proposta che non esitò nemmeno un minuto ad accettarla”.

Poi don Pompilio si è rivolto alla figlia di Antonio, Maria Carla: “E’ stata mia alunna, e so che è stato un padre perbene che ha guidato la sua famiglia. E’ cresciuto con i suoi valori nella cultura e formazione E’ stato anche amministratore della città e dirigente scolastico e chiediamo al Signore di accoglierlo nella gioia della vita eterna”.

Quindi la conclusione dell’officiante: “Proprio Maria Carla mi diceva che ero molto devoto come tutti i beneventani alla Madonna delle Grazie. Aveva sempre la sua foto con se. Sarà stato un caso ma si è spento proprio dopo il 2 luglio scorso” .

Mastella, nel prendere la parola per l’elogio funebre, ha dal canto suo ricordato la visione e il pensiero lungo tutto il suo operato nella forte militanza cattolica: “Eravamo un gruppo di amici. La sua missione era quella educativa. Con lui ho condiviso gli studi filosofici e ci legavano delle idee che ci hanno portato a rappresentare la nostra terra, lui da sindaco e io da parlamentare”.

Poi ha aggiunto: “Ci siamo impegnati per la nostra comunità e l’amicizia unita alla fede cristiana era il collante del nostro legame. La sua visione ha portato la città a fare notevoli passi in avanti per il nostro territorio”.