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Riceviamo e pubblichiamo comunicato del portavoce provinciale di Fratelli d’Italia, l’avvocato Federico Paolucci:

“Avevamo avvertito da oltre un anno che l’emergenza rifiuti in Campania era alle porte e che, tuttavia, occorreva fare presto per scongiurare che, ancora una volta, il Sannio diventasse la pattumiera di Napoli e Caserta.

Non era una previsione difficile: la concessione di pieni poteri a De Luca nel 2018 per la individuazione delle discariche (delibera contro la quale da soli ci siamo opposti, nel silenzio totale della politica sannita); lo spaventoso ritardo nella costituzione dell’ATO, ingessato per lungo tempo da litigi sulle nomine in casa PD (sbloccatosi solo con la nomina di Iacovella); l’immobilismo e l’incertezza nelle decisioni da prendere in relazione alla questione Samte (Mastella addirittura aveva chiesto che la Samte si fondesse con l’ATO).

Oggi, sebbene con ritardo, abbiamo appreso che gli impianti (tra cui il sito di Casaduni) passano, come per legge, all’Ente d’Ambito. Manca, tuttavia il Piano provinciale e, pertanto, resta l’immobilismo.

In questo quadro, si inserisce la solita logica napoletana di utilizzare il territorio sannita per stoccare centinaia di migliaia di ecoballe. Il che significa, con gli impianti ormai distrutti dai roghi e non più a norma, determinare che Casalduni resti una immensa e pericolosissima discarica, con ennesimo disastro ambientale per le terre dell’Alto Tammaro e del Sannio.

Nel frattempo, alla Provincia resta il peso della gestione PD, tra debiti, discariche post-mortem e disastro Samte (compresa la sorte dei dipendenti). La quantità di rifiuti non riciclabili che il Sannio produce è minima e non è legittimo che il Sannio si debba caricare ancora i rifiuti di altre province. Pertanto, è necessario tirare una linea di discontinuità con il passato. Per questo occorre l’impegno di tutti.

Bisogna che l’ATO predisponga immediatamente il Piano provinciale che prevedere magari, come avevamo indicato, la trasformazione degli impianti di Casalduni in impianti di lavorazione di rifiuti riciclabili. Le balle di Napoli non devono passare. Le istituzioni preposte devono capire che i sanniti sono esasperati e sono pronti a bloccare fisicamente questo ennesimo scempio”.