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Si torna a parlare di ‘caso rimborsi’ all’interno del Movimento Cinque Stelle. Come evidenziato ieri da “Il Messaggero”, a livello nazionale un parlamentare pentastellato su quattro non è in regola con le restituzioni addirittura dallo scorso marzo.

Una situazione che chiaramente non fa piacere ai vertici del M5S: la pratica del rimborso dello stipendio è infatti uno dei tratti caratterizzanti del movimento fondato da Grillo.

Pronta, allora, la contromossa. Ai ‘morosi’ sarà concesso tempo per sanare le proprie situazioni fino a dicembre. Poi scatterà un piano a tre velocità: prima partirà una lettera bonaria per chi non è in regola, poi una citazione in tribunale e infine la richiesta di pignoramento.

E i ‘portavoce’ eletti nel Sannio? Come sono messi con le restituzioni? A fornirci una risposta è tirendiconto.it, il portale ufficiale del M5S che dà conto dei rimborsi prodotti da deputati e senatori a cinque stelle.

Considerato che l’ultimo aggiornamento risale ad agosto, l’unico con tutte le carte in regola pare essere Pasquale Maglione. Il giovane deputato di Airola è l’unico, tra i quattro beneventani, ad arrivare con le restituzioni fino al mese di luglio. Complessivamente, dall’inizio della legislatura, Maglione ha restituito 32.787,71 Euro.

Con due mesi di ritardo – l’ultima restituzione risale a maggio – inseguono le due senatrici Sabrina Ricciardi e Danila De Lucia. Il conto dei rimborsi, per entrambi, è fermo a 28.500,00 euro.

Assolutamente deficitaria, infine, la situazione della deputata Angela Ianaro. Il suo nome compare infatti tra i cinquanta ritardatari cronici, ovvero i parlamentari fermi con le restituzioni – sempre in base ai dati ufficiali di tirendiconto.it – alla fine del 2018. E in effetti, a scorrere il portale pentastellato, non figura neanche un “pallino verde” in tutto il 2019. Superfluo, a questo punto, sottolineare come il suo conto rimborsi – inchiodato a quota  18.500,00 euro – sia il meno generoso tra tutti.