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Ponte “15 ottobre 2015”: a dieci anni dall’alluvione che si abbatte’ sul Sannio quella data resta scolpita su una targa presso la spalletta di una infrastruttura nell’area cruciale della confluenza del fiume Tammaro nel Calore. La toponomastica si arricchisce di un riferimento a quel devastante evento presso Ponte Valentino nell’Area Industriale alle porte del capoluogo. Sono passati 3649 giorni dopo quella giornata che tutti ricordano per la violenza delle paurose precipitazioni che colpirono una intera Provincia e proprio a Ponte Valentino sommersero alcune Aziende tra le più importanti del Sannio e dove un tecnico specializzato perse la vita mentre era lavoro per ripristinare la rete elettrica spazzata via, ora il ponte ricorda quella drammatica pagina. Un gesto simbolico quello compiuto stamattina dal Comune di Benevento e dal Consorzio Asi che hanno intitolato il ponte a quella giornata.
Un ponte ricorda da oggi il coraggio che imprenditori e cittadini misero in campo quando affrontarono l’opera di ricostruzione dopo la furia dell’acqua.
La nuova intitolazione del Ponte, benedetta dal parroco don Maurizio Sparandeo, è stata illustrata nel corso della cerimonia ufficiale dall’assessore all’Urbanistica e alla Toponomastica Molly Chiusolo: “Il coraggio e la determinazione con cui le forze produttive seppero rialzarsi nel momento della difficoltà sono ora attestate da questa intitolazione”.
Il primo cittadino Clemente Mastella ha voluto ricordare: “La capacità di resilienza dei sanniti che seppero dimostrare anche in quella grave circostanza. E’ una giornata di ricordo ma anche il dovere di fare prevenzione. Non deve essere solo retorica ma constatare quello che c’è stato”.

E’ intervenuto quindi il presidente della Provincia Nino Lombardi: “Questo giorno ha un valore simbolico. Ma puntiamo sempre ad avere un orizzonte e ricordare l’audacia che istituzioni e soprattutto imprenditori misero in campo in quei giorni . Riteniamo che sia un grande riconoscimento di voi imprenditori. E’ un ponte che crea legami in un episodio che ha segnato l intero territorio Sannita profondamente”. Il Presidente dell’Asi Domenico Vessichelli ha spiegato: “Volevamo intitolare questo ponte agli eventi alluvionali. ritenevamo fosse doveroso come testimonia come memoria che hanno portato tantissimi danni. Dalla tragedia c’è stata la grande forza di rinascita dall’impegno della classe operaia e degli imprenditori. Abbiamo capito cosa significasse fosse essere comunità compattezza resilienza”. Vessichelli ha infine ricordato come in questi dieci anni fu fatto tanto per riemergere dalla furia dell’acqua: “E’ stato fatto tanto. Sono stati creati gli argini che hanno reso sicuri quest’area. Fondamentale la prevenzione monitoraggio dei fiumi”.