- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

 di Alessandro Savoia

Benevento – “La prudenza non è mai troppa. Bisogna rimanere coi piedi per terra, testa bassa e pedalare tutto d’un fiato fino al traguardo. E’ un girone di ferro e non bisogna fidarsi di nessuno”. In effetti, in un campionato del genere, due punti di vantaggio (che potrebbero essere cinque qualora la capolista del girone B di Seconda categoria Rione Libertà dovesse vincere il recupero sul campo del Colle Sannita) non sono per nulla rassicuranti. Il presidente Bruno Formato, principale artefice del ritorno sulla scena della compagine del rione cittadino più popoloso, chiede alla sua squadra di stare sempre sul pezzo, in quanto la presenza massiccia di una valida concorrenza non permette distrazioni. “Colgo l’occasione innanzitutto per fare i dovuti ringraziamenti a tutti coloro che hanno permesso la rinascita del Rione Libertà – dichiara Formato -, e soprattutto agli amici che hanno nuovamente spostato la causa di questo percorso che intendiamo portare avanti e sviluppare anche negli anni a venire. Non siamo partiti con la presunzione di vincere subito il campionato, ci mancherebbe, con il chiaro intento di stare nei piani alti della classifica”.

Un progetto basato sulla continuità, con strategie diverse rispetto al passato. “Il risultato sportivo questa volta passa in secondo piano – dice Formato -, anche se vincere piace a tutti. Siamo ripartiti con i criteri di dare un degno seguito a questa stagione perché sentiamo il dovere e il senso di responsabilità a cui ci hanno richiamato i ragazzi del quartiere e non solo, i quali si sono sentiti orfani dimenticati dal vuoto di una città che non favorisce alcun punto di attività di aggregazione. Insomma, non siamo rimasti indifferenti di fronte a queste richieste, questi ragazzi, così come mister Maurizio Pinto, che con Degemmis, Olivieri, Feleppa, De Matteo e De Tata rappresenta la spina dorsale di questo club, meritano i complimenti da parte mia per il campionato che finora stanno svolgendo, anche perché qui nessuno percepisce soldi e la società non riceve nessun supporto da parte delle istituzioni. Per questo grande enorme quartiere, insomma, vogliamo essere un alternativa seria alla strada di tanti giovani simpatizzanti del Rione Libertà, nonché creare uno spazio di aggregazione e integrazione costante in questa zona della città che ha già tanti problemi, non solo di natura sociale. Per il momento questo gruppo sta onorando alla grande quelle che sono le nostre prerogative, se poi a tutto ciò dovesse essere condito anche la vittoria del campionato saremo ovviamente felice e doppiamente soddisfatti per gli sforzi e i sacrifici che stiamo facendo”.