“Siamo di fronte a una deriva sociale inaccettabile che trasforma le nostre strade in autentiche zone di guerra”. così, in una nota, il deputato di alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, commenta l’episodio avvenuto a Secondigliano, dove una banale lite per incidente stradale è sfociato in una sparatoria: “E’ l’emblema di una cultura criminale che non teme nulla e che interviene per regolare ogni dissidio con la violenza armata”, aggiunge Borrelli che annuncia un sollecito al Ministro dell’Interno per un potenziamento delle misure di sicurezza e prevenzione, specialmente nelle ore notturne e nelle aree ad alta frequentazione giovanile. “Parallelamente, la follia di Montesarchio, con un 17enne ridotto in fin di vita a colpi di mazza da baseball, dimostra come il bullismo si sia trasformato in una violenza efferata, guidata dal puro desiderio di prevaricazione”, continua Borrelli.
“Queste non sono ‘bravate’ giovanili, – sottolinea il parlamentare – ma atti criminali, che meritano la massima severità. La Campania e i suoi cittadini onesti non possono più essere ostaggio di baby-gang, ‘super cialtroni’ e delinquenti che agiscono con la sensazione di impunità. Lo Stato deve dare un segnale forte, intensificando i controlli notturni e garantendo la certezza della pena per chiunque impugni un’arma o un oggetto contundente per ferire. Dobbiamo ‘sostituire’ alla logica del crimine e del degrado una vera presenza dello Stato in ogni angolo delle nostre città, perché l’unica alternativa alla prepotenza criminale sia sempre la legalità. Chi sceglie la violenza deve essere immediatamente allontanato dalla nostra comunità”.
“Queste non sono ‘bravate’ giovanili, – sottolinea il parlamentare – ma atti criminali, che meritano la massima severità. La Campania e i suoi cittadini onesti non possono più essere ostaggio di baby-gang, ‘super cialtroni’ e delinquenti che agiscono con la sensazione di impunità. Lo Stato deve dare un segnale forte, intensificando i controlli notturni e garantendo la certezza della pena per chiunque impugni un’arma o un oggetto contundente per ferire. Dobbiamo ‘sostituire’ alla logica del crimine e del degrado una vera presenza dello Stato in ogni angolo delle nostre città, perché l’unica alternativa alla prepotenza criminale sia sempre la legalità. Chi sceglie la violenza deve essere immediatamente allontanato dalla nostra comunità”.