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Dalle 00.48 della notte tra il lunedì e il martedì, ora e minuto in cui il Viminale ha cominciato a ufficializzare gli eletti, un interrogativo attende risposta: che fine ha fatto il quinto seggio nel collegio plurinominale della Camera Avellino-Benevento?

Sono soltanto quattro quelli assegnati dal sito di riferimento del Ministero dell’Interno: due per il M5S, uno per il Pd e uno per Forza Italia. In teoria, la ripartizione ‘dimentica’ un seggio. A giocarselo, sempre in teoria, Lega, Fratelli d’Italia e M5S. E infatti tutti e tre gli schieramenti sono intervenuti pubblicamente per chiedere la restituzione del maltolto. Chi di loro ha ragione?

Il dubbio sarà sciolto, in via definitiva, soltanto con la proclamazione degli eletti, compito che dovrà assolvere la Corte d’Appello di Napoli. In realtà, tutte e tre le rivendicazioni potrebbero restare insoddisfatte.

Possibile? Sì, perché la ripartizione dei seggi – per Montecitorio – parte dal contesto nazionale e arriva a quello circoscrizionale.

E la nostra circoscrizione di riferimento è Campania 2. Assegna 18 seggi.

Il Viminale li ripartisce così: 8 al M5S, 4 a Forza Italia, 3 al Pd, 1 ciascuno a Fratelli d’Italia, Lega e Liberi e Uguali.

Memorizziamo questo dato ma passiamo al collegio Avellino-Benevento (Campania 2 – 01).

Sulla carta, doveva eleggere 5 seggi dei 18 deputati di circoscrizione. Gli altri se li dividevano Caserta (6) e Salerno (7).

Analizzando il risultato elettorale del singolo collegio, considerandolo cioè una sorta di isola slegata dalla circoscrizione, i seggi – con il metodo proporzionali – sarebbero così assegnati:

2 al Movimento Cinque Stelle, 1 al Partito Democratico, 1 a Forza Italia, 1 alla Lega (5 deputati)

Procediamo con la stessa operazione negli altri due collegi di circoscrizione.

A Caserta (Campania 2 – 02) il risultato sarebbe questo: 3 M5S, 1 Pd, 1 Forza Italia, 1 Lega (6 deputati)

A Salerno (Campania 2 – 03) il risultato, invece, sarebbe: 3 M5S, 1 Pd, 1 Forza Italia, 1 Lega, 1 Fratelli d’Italia (7 deputati).

Sommando ogni singolo collegio, emerge il seguente quadro: 8 deputati al M5S, 3 al Pd, 3 a Forza Italia, 3 alla Lega, 1 a Fratelli d’Italia.

Raffrontando questo dato alla ripartizione circoscrizionale dei seggi (quella che abbiamo memorizzato prima) prodotta dal calcolo nazionale saltano agli occhi alcune incongruenze.

Forza Italia, a cui spettano 4 deputati nella circoscrizione, ne eleggerebbe soltanto 3; la Lega che ha diritto a un solo deputato ne porterebbe a casa 3; Liberi e Uguali che in questa circoscrizione conquista 1 deputato resterebbe invece a bocca asciutta.

Scattano, dunque, le correzioni. A Forza Italia scatta il seggio dove ha il resto maggiore non utilizzato (Salerno); Alla Lega vengono sottratti i due deputati in più nei collegi dove ha il resto peggiore (Benevento e Caserta); A Liberi e Uguali, come per Fi, scatta il seggio dove ha il resto maggiore (Salerno).

In pratica, la necessità di riequilibrare il dato politico ha determinato lo squilibrio territoriale, con i collegi Avellino-Benevento e Caserta che hanno perso un deputato ciascuno, guadagnati entrambi da Salerno.