- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Benevento –  Un intervento a tutto tondo, vigoroso e ricco di spunti quello della segretaria generale della Cgil di Benevento Rosita Galdiero, nell’ambito del convegno promosso dal sindacato: “Lavoro, legalità e democrazia”. Dalla piaga del lavoro nero nel Sannio, passando per i subappalti irregolari, le infiltrazioni camorristiche e l’aumento del precariato. La critica verso il Jobs Act ma anche l’aspra contrarietà al Decreto Sicurezza di Salvini che mette sullo stesso piano il fenomeno dell’immigrazione e la lotta alla criminalità organizzata. “Lotteremo ancora per tutelare i diritti dei lavoratori sempre più calpestati nella nostra Provincia e lo faremo attraverso la fiducia nelle istituzioni. Combatteremo affinché il principio solidaristico e l’aiuto alle persone in difficoltà possa essere prioritario. Dobbiamo lottare per l’uguaglianza tra i lavoratori, per un lavoro duraturo e non precario, per fermare questo governo a trazione fascista che alimenta l’odio per il diverso”. 

Proprio ieri il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Benevento ha proceduto al controllo di diverse società operanti in Provincia. Attività che hanno fatto emergere l’impiego di lavoratori “in nero”; infatti , su un totale di 48 lavoratori individuati, ben 16 sono risultati irregolari e altri 6 in nero. 

Sono diversi anni che denunciamo un’irregolarità diffusa sul nostro territorio. Qui ci si accontenta di lavorare per un briciolo di retribuzione e sappiamo tutti cosa si consuma all’interno degli esercizi commerciali di un noto marchio della città di Benevento dove i lavoratori pur percependo ciò che gli spetta da busta paga devono restituire una parte del salario. Noi denunciamo tutte le aziende dove riscontriamo lavoro nero ma anche lavoro grigio. In questo caso si viene assicurati per un tot di ore ma si lavora per il doppio del tempo”. 

Per Galdiero la lotta a tali fenomeni si fa attraverso le denunce e la collaborazione con le istituzioni: “L’appuntamento odierno serve proprio a ribadire la volontà di dare una svolta e che per rilanciare il lavoro stabile e duraturo nella nostra provincia bisogna tagliare i lacci della malavita organizzata. Peccato che il decreto sicurezza varato dal Governo non va in questa direzione perchè continua ad alimentare l’odio verso il diverso e a cancellare diritti acquisiti nel tempo come quello di ottenere un permesso di soggiorno per questioni umanitarie. Un Paese che diventano sempre più disumano”.

Un appuntamento in cui si è ripresa anche la questione della violenza sulle donne, non solo fisica e psicologica ma anche sul posto di lavoro: “Le donne percepiscono un salario inferiore rispetto a un uomo che svolge le sue stesse mansioni. E’ necessario ribadire il diritto alla maternità, quando una donna non può esprimere tutte le sue peculiarità e trovare il giusto riconoscimento per quello che fa nella vita familiare e lavorativa vuol dire che la nostra è una democrazia ancora malata”.

Sul dibattito odierno è intervenuto anche il segretario della Cgil Campania, Nicola Ricci: “Siamo qui oggi perché pensiamo che il Sannio stia vivendo un momento difficile. Bisogna lavorare sulle coscienze e la cultura perché non possiamo combattere l’illegalità e il lavoro nero solo attraverso un sistema sanzionatorio. Un sindacato come il nostro ha il compito di essere in prima linea in questo senso”.