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Benevento – La RSU aziendale ASIA – UIL-CISL-FIADEL, nella persona del segretario Giuseppe Giraldi, ha emesso un comunicato stampa in risposta alle dichiarazioni del sindaco di Benevento, Clemente Mastella.

“E come volevasi dimostrare, le parole sono una cosa e i fatti, invece, sono altri.

Chiedo scusa per la presentazione poco consona, e magari fuori luogo, ma scrivo per rispondere al primo cittadino, che ancora una volta, per tirarsi fuori dagli attacchi dei suoi sudditi, si difende scaricando colpe e responsabilità all’ultima ruota del carro!

BASTA!

Non è bello essere presi in giro, né tantomeno essere strumentalizzati, e sinceramente ci siamo anche stufati di doverci addossare colpe e responsabilità che non sono nostre!!!

Il vaso è colmo, e la chiarezza a questo punto è obbligo, ma non per difendere o attaccare, solo e semplicemente per chiarezza nei confronti dei nostri concittadini.

Sempre per lo stesso senso del dovere mi dilungherò nello spiegare alcune procedure non note a tutti, ma ben presenti agli addetti ai lavori.

Premessa – Il passaggio da raccolta indifferenziata a raccolta porta a porta è costoso, in termini strutturali e in termini di dipendenti. Basti pensare che prima dell’avvento della differenziata per raccogliere e servire viale mellusi, viale atlantici, pacevecchia, via avellino (comprendendo carabinieri, quando c’era la scuola allievi, e ospedale, quando ancora c’erano i primari) si utilizzava un solo compattatore con appena 3 unità, di cui un autista e 2 operatori (dicendola tutta con sette squadre così composte, 21 dipendenti in tutto, si raccoglieva e si teneva pulita tutta Benevento). Oggi per servire gli stessi  4 quartieri occorre la ragguardevole somma di 6 operatori, e ovviamente non basta un solo mezzo, ma ne servono 6, con costi di gestioni moltiplicati per 6, tra carburanti e guasti (attualmente sul suolo cittadino vengono impiegate 60 unità direttamente nella raccolta, altre 20 in maniera indiretta partecipano alle operazioni – magazzinieri, personale ecocentro, officina – e infine altre 20 unità impiegate tra l’ufficio tecnico e la sede legale, in ultimo ma non per ultimi, possiamo annoverare anche 10 operatori ecologici, miracolosamente sopravvissuti ai mutamenti lavorativi aziendali). Il luogo  ultimo di deposito dei rifiuti non è più lo stesso (Ponte Valentino o Piano Borea) attualmente è più di uno e sono dislocati lungo tutta la Campania, a partire dal cdr (unico impianto ancora vicino a Benevento) passando per Caserta con la plastica e, giungendo a Giffoni per l’umido (notizia di poche ore fa, si parla di Torre del Greco come unico impianto di ricezione per l’umido). Ma i colleghi sono arrivati anche aFoggia e giù di lì in altri momenti, pur di non far pesare alla cittadinanza disguidi derivanti dalla mancata raccolta.

Un tale impegno nella pratica e raccolta della frazione differenziata, doveva essere accompagnato da un serio investimento in termini di automezzi, impianti e soprattutto personale, per far fronte alle nuove esigenze lavorative dell’azienda. Ma il socio unico, nella sua lungimiranza, ha preferito tirare la cinghia da subito, eliminando di fatto qualsiasi investimento e distruggendo ciò che di buono si era fatto!

In pratica non ci sono nemmeno i furgoni necessari all’espletamento della dovuta raccolta tutte le mattine, figuriamoci se si pensa a comprare compattatori nuovi, in modo da sostituire quelli che hanno 30 anni di vita!! Sì, l’azienda Asia ha in dotazione automezzi con oltre 30 anni di vita lavorativa, alla faccia del ricambio ogni 5 anni per ragioni di sicurezza ed efficienza!! E tali mezzi, fatiscenti e al limite della sicurezza, con sprezzo del pericolo e senso del  dovere, li conduciamo nei posti più lontani della Campania per espletare i dovuti sversamenti, stando attenti alla altrui incolumità!

Ovviamente se non si sostituiscono mezzi vetusti e fatiscenti che, sicuramente, danno lustro alla città passeggiando per la Campania ridotti come sappiamo, non si può certo pensare che il socio unico si renda conto della necessità di una stazione di trasferenza (ricordo che 20 anni fa l’allora direttore Regardi, già ne chiedeva la costruzione al comune per far fronte alle emergenze). Ma sono passati appena 20 anni, e poi oggi chi decide, non ne vede la necessità!! Strano, perché la cittadinanza tutta, la differenza la noterebbe, non più olezzi a Ponticelli, non più mancati ritiri e sicuramente, con la possibilità di stoccare temporaneamente alcune frazioni di rifiuto , una migliore organizzazione nella consegna di detti materiali al fine di rendere migliore e la raccolta e il servizio!

Se la politica attuale non ha consegnato la giusta impiantistica sul territorio, le aziende operanti dovrebbero dotarsi di idonei mezzi per contrastare e sopperire a tale mancanza, ma occorre capire, e comprendere i bisogni dei cittadini per fare questo. E a Benevento, chi gestisce in capo al comune, per non ammettere le proprie mancanze, scarica e si giustifica dicendo che gli operatori dell’Asia sono lavativi!

Posso capire il presunto giornalista d’assalto, che non è giornalista ma che si diletta nel mestiere con il c..o degli altri. La fortuna è che oltre facebook non può scrivere, ma un sindaco che ha visibilità e ancora credibilità, non lo consento, non lo tollero! Di pochi mesi fa la polemica che i nostri stipendi erano troppo alti (a detta del primo cittadino) per i costi aziendali e ci venne chiesto di aiutare le sorti aziendali facendo tagli sugli stipendi, ma ciò non è bastato, oltre a toglierci parte dello stipendio, si punta a espropriarci anche la dignità di lavoratore!! Dicendo ai giornalisti, che di 100 dipendenti, tutti sono sfaticati!!!

Potrei scrivere di colleghi in fila sotto questo sole cocente a Giffoni per una giornata intera, ma a chi interessa? Se siamo sfaticati e nullafacenti? Potrei scrivere dell’abnegazione di alcuni di noi nel cercare di risolvere sempre i problemi aziendali, facendo l’impossibile, ma siamo sfaticati, e a nulla serve!

Potrei raccontare di operatori ecologici costretti a piedi e a dividersi un unico motocarro in 3, pur di raccogliere ciò che avevano spazzato, ma chi li vede questi colleghi alle 6 di mattina? A parte i nuovi dirigenti che armati di macchina fotografica e tanta pazienza premiano gli operatori fotografando il loro lavoro, e gli esercenti commerciali più mattutini, altro non c’è.

Senza investimenti, senza mezzi, senza impianti, con personale novello, e nonostante gli sforzi congiunti tra l’attuale managment Madaro e gli operatori tutti per la ristrutturazione aziendale, nemmeno “l’anima pia del buon Marchionne” riuscirebbe a fare di meglio”.