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Benevento – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA NOTA DEL DIRETTORE GENERALE DELL’OSPEDALE RUMMO, PIZZUTI A CUI FA SEGUITO LA RISPOSTA DEL DIRETTORE DI ANTEPRIMA 24, IN RELAZIONE AL SERVIZIO PUBBLICATO DALLA NOSTRA TESTATA.

LA NOTA DEL RUMMO

A seguito dell’ennesima manifestazione di squadrismo mediatico (il caso è l’ultimo – strumentale – servizio giornalistico girato da ANTEPRIMA24) è doveroso respingere tutte le falsità che in esso vengono riferite dalla giornalista Romina D’Agostino.
Benché, nell’ultima parte del filmato, fossero state date esaustive spiegazioni a tutti i fenomeni descritti nel servizio, si è scelto deliberatamente di mostrare immagini ricorrendo a tecniche di ripresa ormai abusate per mostrare criticità che appaiono tali solo se decontestualizzate.
Ciò inducendo, come sempre, un senso di falsa precarietà a fronte delle numerose attività di eccellente qualità che si svolgono nell’ospedale.
Ad esempio, è stato rappresentato come discarica, un deposito (chiuso al pubblico) di stoccaggio temporaneo dei materiali di risulta (non classificabili come pericolosi) dei  lavori che si stanno compiendo in ospedale.  
Sono ripresi ancora altri ambienti, per i quali si parla incongruamente di cedimenti strutturali o di situazioni fatiscenti, attualmente oggetto di lavori di manutenzione/ristrutturazione i più importanti dei quali sono già stati affidati alle imprese che ne cureranno la realizzazione; è il caso, ad esempio, della messa in sicurezza del cappotto termico delle facciate del Padiglione San Pio (Determina n° 176 del febbraio scorso), oggetto di alcune riprese del servizio.
Anche le immagini del Pronto Soccorso, abilmente ritratte sempre con la stessa tecnica giornalistica, rappresentano una situazione ormai superata vista la conclusione dei lavori di ristrutturazione.
Stesse falsità sono state riportate sul personale, effettivamente carente – come del resto ovunque sul territorio italiano per alcune branche (anestesisti, radiologi, etc.) a causa di difetti di programmazione nazionale inveterati da anni -,  ma per il quale l’Azienda ha condotto (purtroppo senza gli esiti sperati, verosimilmente in relazione alla collocazione del Rummo in un’area geografica interna) e sta conducendo consistenti attività di reclutamento.
Tutto ciò a fronte di ingenti investimenti grazie ai finanziamenti programmati e/o  erogati dalla Regione Campania che hanno consentito di sostituire l’intero parco delle grandi apparecchiature la maggior parte delle quali datava 2002-2003, quando si sa che la vita media di tali apparecchiature non supera i 6-7 anni.
E’ bene ovviamente sottolineare che il Rummo offre correttamente assistenza ai cittadini, anche per le prestazioni menzionate nel servizio per le quali viene sempre e comunque garantita l’urgenza (compito specifico di un DEA) e per le quali non è corretto parlare di criticità.
Si pensi al caso delle mammografie per le quali le donne prenotano l’esame da un anno all’altro per seguire i programmi di screening riconosciuti utili e si pensi a tutte quelle prestazioni, come ad esempio i test cardiologici da sforzo, per le quali i lunghi tempi di attesa sono ascrivibili anche all’assenza del fondamentale contributo delle altre strutture pubbliche del territorio che le dovrebbero offrire prioritariamente.
Relativamente alle incommentabili dichiarazioni del Dott. Huscher, si anticipa unicamente che questa Azienda denuncerà prontamente il professionista, pur nella consapevolezza che ciò, data la dimestichezza che lo stesso ha ad essere oggetto dell’attenzione delle Procure di tutta Italia, non determinerà alcuna sorpresa per nessuno.
L’Azienda, infine, a tutela del lavoro di tutti gli operatori del Rummo, si riserva di denunciare anche la testata giornalistica in questione, che ha ignorato totalmente i contenuti della conferenza stampa indetta nelle scorse settimane proprio per discutere delle presunte criticità.

LA RISPOSTA DI ANTEPRIMA24

Gentilissimo Direttore Pizzuti, un antico filosofo cinese, vissuto nel I secolo d.C, disse che “fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce”: le numerose attività di eccellente qualità – come lei dice – che si svolgono nell’ospedale non devono esentare i giornalisti, i cittadini, i politici e le associazioni ad avere il diritto di sottolineare l’albero che cade rispetto alla foresta che cresce. Fermo restando che ci sia, effettivamente, una foresta che cresca. Al momento abbiamo registrato qualche albero che cade e lo abbiamo raccontato. 

Come avrà notato, nel rispetto deontologico della nostra professione, le abbiamo consentito (inserendolo nel servizio) di rispondere ad ogni argomento trattato nel racconto fatto da Anteprima24. Il che sta a significare, però, che quello che abbiamo visto, lo abbiamo effettivamente visto.

Provo dunque a risponderle per punti, in relazione a ciò che ha scritto:

  • si è scelto deliberatamente di mostrare immagini ricorrendo a tecniche di ripresa ormai abusate per mostrare criticità che appaiono tali solo se decontestualizzate”: non ci risulta. Nessuno ha fatto dei corsi avanzati per riprendere in modo particolare determinate situazioni. A volte basta un cellulare per raccontare qualcosa. E soprattutto non ci risulta siano decontestualizzate. Volevamo raccontare la situazione dell’Ospedale Rummo e l’abbiamo fatto.

 

  • Ad esempio, è stato rappresentato come discarica, un deposito (chiuso al pubblico) di stoccaggio temporaneo dei materiali di risulta (non classificabili come pericolosi) dei  lavori che si stanno compiendo in ospedale.”: a noi non risulta che il deposito fosse chiuso al pubblico. Non c’è nessun cartello che lo dimostri. E se siamo entrati noi potrebbe entrarci chiunque. E’ stato rappresentato come una discarica, perché è una discarica. Non è accettabile che a pochi passi da malati, da persone in stato di difficoltà, ci sia una situazione come quella che abbiamo visto. Invece di scrivere a noi le consiglio di intervenire. Di togliere da li quella “munnezza”, di togliere da li le confezioni di medicinali.   

 

  • “Sono ripresi ancora altri ambienti, per i quali si parla incongruamente di cedimenti strutturali o di situazioni fatiscenti, attualmente oggetto di lavori di manutenzione/ristrutturazione i più importanti dei quali sono già stati affidati alle imprese che ne cureranno la realizzazione”: se questi luoghi sono oggetto dei lavori di manutenzione/ristrutturazione vuol dire che sono luoghi che hanno bisogno di manutenzione/ristrutturazione. Il che sta a significare che se parliamo di cedimenti strutturali o situazioni fatiscenti non commettiamo errore. Altrimenti non avrebbe agito affidando ad imprese lavori di manutenzione/ristrutturazione.

 

  • “Anche le immagini del Pronto Soccorso, abilmente ritratte sempre con la stessa tecnica giornalistica, rappresentano una situazione ormai superata vista la conclusione dei lavori di ristrutturazione”: se sia questa una situazione superata lo speriamo. Non per noi, in quanto testata, ma per i cittadini che vivono e affollano il pronto soccorso. Non è accettabile che le persone siano appoggiate su barelle, una dopo l’altra, senza alcun rispetto della privacy delle persone e della tutela della salute. Ad ogni modo, volendo risponderle anche in questo caso, lei stesso dice che è una situazione ormai superata (sia chiaro, le riprese le abbiamo effettuate la scorsa settimana). Quindi se da qui a sette giorni la situazione al pronto soccorso è migliorata ne siamo felici. Ma quando l’abbiamo vista era cosi, quindi non riscontriamo errori nemmeno in questo caso. Non si offenda se magari verificheremo con i nostri occhi. Non è per mancanza di fiducia, ci mancherebbe.

 

  • Stesse falsità sono state riportate sul personale, effettivamente carente – come del resto ovunque sul territorio italiano per alcune branche (anestesisti, radiologi, etc.) a causa di difetti di programmazione nazionale inveterati da anni -,  ma per il quale l’Azienda ha condotto (purtroppo senza gli esiti sperati, verosimilmente in relazione alla collocazione del Rummo in un’area geografica interna) e sta conducendo consistenti attività di reclutamento: quindi se noi abbiamo detto che il personale è carente, che mancano anestesisti e radiologi, siamo stati falsi. Se invece lo dice lei, solo perché – a suo dire – la programmazione nazionale non va bene, Benevento è in una posizione geografica non ottimale (non sapevamo che i radiologi e gli anestesisti scelgono il lavoro in base alla posizione geografica della città) è corretto. Non riusciamo a capirla. Mancano gli anestesisti e i radiologi? Male. A noi non interessa il perché. A noi interessa che venga risolto il problema. Se mi affidano un compito devo risolvere i problemi inerenti quel compito, non lamentarmi del perché non riesco a risolverli. Altrimenti mi dimetto.

 

  • E’ bene ovviamente sottolineare che il Rummo offre correttamente assistenza ai cittadini, anche per le prestazioni menzionate nel servizio per le quali viene sempre e comunque garantita l’urgenza (compito specifico di un DEA) e per le quali non è corretto parlare di criticità: noi siamo stati al Cup. Una mammografia e una visita cardiologica necessitano di oltre un anno di attesa. Bene se viene garantita l’urgenza. Male se una persona che, magari non sa di avere una urgenza, dovrà aspettare un anno per una visita banale come quelle succitate. E magari da qui ad un anno quella situazione normale sarà diventata prima urgenza, poi effettivo rischio. Il problema, in questi casi, è che viviamo in un Paese in cui è diventato normale pensare che una struttura pubblica possa permettersi il lusso di rimandare la visita di anni. E’ assurdo.

Ad ogni modo, gentile Direttore Pizzuti, mi creda se le dico che non siamo andati oltre ma ci siamo limitati a raccontare solo ciò che abbiamo visto. Avremmo potuto chiederle perché l’azienda è senza direttore sanitario aziendale da 1 anno e capire perché in tutto questo tempo non lo ha nominato. Oppure perché in 3 anni di mandato ha espletato solo 2 concorsi da primario nonostante ci risulti ci siano 13 posti di primario vacanti. Avremmo potuto chiederle per quale motivo in 3 anni di mandato non ha nominato i direttori di dipartimento che ad oggi, ci risulta, sono scaduti e senza delibera, senza contratto e senza obiettivi ma nonostante ciò percepiscono gli emolumenti per tale incarico. O ancora, perché in 3 anni non ha fatto neanche una conferenza dei servizi che, ai sensi di legge, il Direttore generale indice almeno una volta l’anno al fine di verificare l’andamento dei servizi ed individuare gli interventi tesi al miglioramento delle prestazioni. Oppure, per chiudere, perché sono stati mandati i medici neonatologi del San Pio (struttura pubblica) in convenzione alla clinica Malzoni di Avellino (struttura accreditata)? E ad oggi ci risulta che ha ritirato anche la convenzione. Come mai?

Non è squadrismo mediatico. E’ giornalismo. E il giornalista ha, tra i suoi compiti, quello di raccontare, di scavare, di capire per permettere al pubblico, alle persone, di sapere. Noi proviamo a fare, bene, il nostro lavoro. Lei è sicuro che sta facendo bene il suo?

Un’ultima cosa: dice di volerci denunciare per tutelare i lavoratori del Rummo. Nel servizio non abbiamo mai citato i lavoratori del Rummo. Non abbiamo mai messo in discussione la serietà e la professionalità dei dipendenti dell’Ospedale. Se mancano i medici, se mancano i radiologi, se ci sono problemi strutturali, non dipende, ovviamente, dai dipendenti. Ci denunci a suo nome. Non si erga a difensore di chi non è stato nominato.

Grazie

Antonio Frascadore

Direttore Anteprima24.it