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Arrivato in punta di piedi nella rivoluzione operata da Carli tra luglio e agosto, sono bastate poche partite a Pietro Saio per diventare una pedina inamovibile dello scacchiere di Auteri. Sono sue le chiavi della difesa per un calciatore giovane che sta dimostrando la sicurezza di un veterano. Contro l’Atalanta Under 23 all’ex Cavese sono stati sufficienti pochi minuti per prendere le misure ad un brutto cliente come Cisse, di fatto detonato con grande facilità al pari di tutto il reparto avanzato della Dea. Queste le parole del difensore del Benevento in sala stampa: 

GIALLO – “Mi hanno ammonito dopo 5 minuti. Poi ho preso le misure agli attaccanti dell’Atalanta soprattutto a Cisse. Sul campo bisogna adattarsi a quello che succede. Le decisioni spettano all’arbitro. Siamo stati a bravi a contenere gli ospiti”.

REPARTO – “Giocare con Scognamillo dietro è una sicurezza. C’è fiducia in tutti. Il livello è alto anche per chi subentra”. 

PORTIERE – “Gianmarco ci tiene sempre svegli. Era lì che ci spronava. Ci fidiamo tantissimo di lui. Le sue qualità sono evidenti”.

TESTA – “Un mio gol in questa stagione? E’ la prima cosa che mi ha rinfacciato (sorridendo) il mister della rete segnata lo scorso anno contro il Benevento. Ma l’importante è che la squadra vince, non chi fa gol”.

LEADER SILENZIOSO – “Ci sono calciatori che hanno fatto categorie diverse e la parola resta a loro. Io devo cercare di comunicare ai compagni”.

GIOVANI – “Noi sapevamo che loro erano una squadra di talento. Cercavamo molto gli attaccanti. All’inizio ci hanno creato problemi, poi fatta grande gara”.