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Il tema sanità è ormai da tempo al centro del dibattito politico soprattutto campano. Il commissario straordinario e governatore, Vincenzo De Luca, ha spesso sottolineato i passi avanti fatti sotto il suo comando definendoli come veri e propri miracoli in una situazione debitoria e di carenze infrastrutturali e di personale al limite della catastrofe. Anche nel Sannio le polemiche sono state tante, dalla situazione ancora non chiara del “Sant’Alfonso Maria de’ Liguori” di Sant’Agata de’ Goti fino ai problemi atavici che caratterizzano l’ospedale Rummo di Benevento (LEGGI QUI).

Ad aiutarci in questa complessa situazione in cui politica e salute si intrecciano inesorabilmente è l’Indice della Salute de il Sole 24 ore. Una panoramica basata sull’incrocio di ben 12 indicatori che incorona Bolzano come provincia più “sana” d’Italia, seguita da Pescara, Nuoro e Sassari. E, di contro, assegna la maglia nera a Rieti, con Alessandria e Rovigo rispettivamente penultima e terzultima tra le 107 province e Benevento tra le ultime 5 province d’Italia, con il 103esimo posto. Milano, Cagliari e Firenze sono le uniche grandi città nella top ten.

La classifica finale, spiega nella nota metodologica Il Sole, è il risultato della media dei punteggi ottenuti dai diversi territori nei singoli indicatori utilizzati. Che, a loro volta, incarnano tre aspetti fondamentali della salute: performance demografiche registrate negli ultimi anni (ad esempio, l’incremento della speranza di vita alla nascita); fenomeni socio-sanitari (come la mortalità annua per tumore e per infarto e il consumo di farmaci); livelli di accesso ai servizi sanitari (dall’emigrazione ospedaliera alla disponibilità di posti letto e di medici). I dati più positivi, in generale, arrivano dalle province del Trentino Alto Adige, seguite dalla Sardegna e dalla Lombardia, mentre le performance più negative, sempre su base regionale, sono quelle di Lazio, Basilicata e Campania

Oltre alla classifica finale che condanna Benevento ad essere maglia nera della Campania in questo speciale Indice della Salute (103esima su 107 province), abbiamo estrapolato dei numeri da alcuni dei più interessanti tra i 12 indicatori. 

Intanto nella classifica finale, davanti a Benevento si posizionano: Caserta 88esima, Avellino 79esima, Salerno 78esima e Napoli 72esima.

Tra i diversi indicatori abbiamo scelto il tasso di mortalità per ogni 10mila abitanti: dove Napoli e Caserta risultano le peggiori d’Italia, ultima e penultima. Poco meglio le altre province campane: Salerno 96esima, Benevento 90esima e Avellino 85esima.

E ancora quello relativo all’incremento dell’età attesa alla nascita come speranza di vita dal 2002 al 2017 dove Benevento risulta essere la peggiore delle campane (96esima) con un incremento della speranza di 1.9 anni, poi Avellino e Salerno 90esime (2 anni). Molto meglio le altre due province con Caserta 44esima (2.7) e Napoli 35esima (2.9).

Infine un occhio all’indicatore dell’emigrazione ospedaliera, calcolata sulla percentuale di dimissioni di residenti avvenute fuori Regione. Maglia nera stavolta per Caserta con il 13.11% di residenti che hanno preferito curarsi fuori Regione, poi Benevento 79esima (12.47%), Avellino 77esima (12.25%), Salerno 71esima (10.99%) e Napoli 38esima (6.05%).

La Campania, dunque, non sembra godere di buona salute nonostante i fantomatici “miracoli” del nostro commissario. La nostra Regione, oltre ad avere una forte carenza di servizi in ambito sanitario, non risulta, purtroppo, appetibile per i nuovi medici e la spada di Damocle chiamata “Quota 100” non promette nulla di buono vista l’atavica carenza di personale che caratterizza le nostre strutture sanitarie.

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