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Benevento – Sit in al Palazzo del Governo di Benevento per manifestare la contrarietà rispetto al decreto sicurezza. La protesta, organizzata dal Comitato Sannio antirazzista e da altre Associazioni, sta coinvolgente non solo pezzi della cosiddetta società civile,  ma anche partiti,  istituzioni pubbliche e che si rivolge in modo netto contro il Ministro dell’Interno Salvini, contro la Lega, ma anche contro le politiche generali del Governo gialloverde che sul tema delle migrazioni ha orientamento assai diversificato. 

Sono stati circa 150 i manifestanti che si sono ritrovati stasera alla sommità di Corso Garibaldi, dopo il passa parola delle ultime ore, a rappresentare il mondo dello associazionismo del Sindacato,  ma anche delle Istituzioni. Molta la gente comune.

Pasquale Basile del Dema, commentando la manifestazione, ha rimarcato: “E’ una risposta molto importante, partita dalla disobeddienza dei sindaci di Napoli e Palermo.  Anche qui nel Sannio la risposta è stata notevole con il mondo laico e associazionista. Il decreto per noi è dell’insicurezza e acuirà altri problemi con clandestini senza nessuna tutela. Le forze politiche di governo non fanno altro che speculare consenso sul fenomeno dell’olio,  delle paure e sul terrore”. La positiva evoluzione dell’ultimo dramma delle migrazioni che è stata determinata dalle forti parole di Papa Francesco è stata naturalmente al centro dei commenti dopo le rassicurazioni pervenuti da Bruxelles sulla redistribuzione dei 49 migranti delle navi di Sea Watch e Sea Eye sbarcati a La Valletta a Malta dopo 19 gironi in mare: “Erano in ostaggio dai Governi europei. Non si può giocare con la vita delle persone.  Il modello di società che vogliamo è contro le barbarie ma dell’inclusione della giustizia sociale e della solidarietà”.

Al sit in ha preso parte anche il Consorzio Sale della Terra con Angelo Moretti che ha attaccato: “ Stavamo vivendo una nuova Primavera con il fenomeno dell’accoglienza. Ma con il decreto sicurezza si torna indietro di duecento anni  all’assistenzialismo becero. Non ci sarà più il fenomeno dell’integrazione. Per noi è pericoloso il decreto, con un pregiudizio razziale con il migrante sia un  disonesto da punire. Il decreto va abilito”

Moretti infine ha concluso ricordando come il modello d’eccellenza sia quello degli Sprar: “Il decreto sicurezza aiuta i corrotti e disintegra tutto ciò che l’eccellenza italiana aveva prodotto”