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Benevento – Proroga di 26 settimane per la Cassa integrazione concessa ai dipendenti della Samte, la Società della Provincia che si occupa della gestione del ciclo rifiuti. Questa l’idea esposta dall’amministratore unico della Samte, Domenico De Gregorio, ai sindacati Cgil Cisl Uil in un incontro che si è svolto questo pomeriggio presso la sede della società provinciale. Il successo della operazione non è assicurato anche a ragione del disastro finanziario in cui versa la Samte dopo l’incendio del mese di agosto allo Stir di Casalduni. 

Tutto infatti è vincolato alle conclusioni cui perverrà il prossimo Consiglio provinciale, convocato nel giorno di San Valentino. E’ necessario infatti che la Provincia dia il via libera alla copertura finanziaria di parte, almeno della ingente esposizione debitoria societaria. Da sottolineare che comunque il Consiglio Provinciale convocato dal Presidente Antonio Di Maria è in scadenza, tanto che il 10 marzo sarà rinnovato. In ogni caso, ha annunciato De Gregorio,  il prossimo 15 febbraio,  cioè il giorno dopo il Consiglio, si terrà l’Assemblea della Samte in cui la Provincia, che per legge è Socio unico, dovrà dare risposte per le coperture economiche e realizzare interventi per il ripristino delle linee produttive allo Stir. 

De Gregorio ha anche affrontato l’argomento della decisione sul Concordato che il Tribunale dovrà assumere per le parti lese affinché l’Azienda possa continuare ad operare. In caso contrario sarà ovviamente un disastro per l’ambiente. 

Si è inoltre appreso nel corso della riunione che è pronto anche il piano industriale  sullo Stir di Casalduni, che l’azienda vuole sottoporre al socio unico il prima possibile.

De Gregorio ha sottolineato: “Aspettiamo l’omologazione del Tribunale nelle prossime settimane. Il fallimento è scongiurato. Ma occorre rimettere in piedi la società.” 

L’amministratore ha poi sottolineato: “Esiste un finanziamento già appaltato dalla Provincia ma è necessario un anticipo del socio unico. Occorre assicurare a Samte una gestione ordinaria e una gestione corrente. Stiamo sostenendo dei costi per quanto riguarda la struttura e la vigilanza e sono per noi costi enormi”.

I sindacati sono scettici sulla proposta della nuova cassa integrazione. Antonio Tizzani della Cgil ha attaccato: “Occorre la volontà politica per risolvere la questione.  L’Ente Provincia deve anticipare circa 500 mila euro  se vuole salvare la Samte altrimenti  sarà la fine della società. Serve un atto concreto”.

La Uil con Giuseppe Pagliuca ha dichiarato: “La Provincia convochi l’Assemblea il prima possibile. Bisogna salvaguardare i dipendenti. Il piano di ottimizzazione esiste ed è per noi ottimo. Ora in Provincia dimostrino che vogliono salvare la società”.